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Manifesti contro il Gay Pride a Lucca, l’organizzazione: “Ci saremo sempre dove c’è più bisogno”. Il sindaco: “Ma la data è infelice”

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Stop gay pride, Lucca non vi vuole, è la scritta apparsa sui volantini appesi a Lucca, dopo l’annuncio che la città toscana ospiterà il 7 settembre il Toscana Pride 2024. A rivendicare l’azione è il movimento di estrema destra Rete dei patrioti che: “Vuole ricordare agli organizzatori di questo evento ridicolo, volgare e provocatorio, che la città di Lucca è saldamente legata alle proprie radici cattoliche ed ai valori della famiglia tradizionale”, si legge sul sito web dell’organizzazione, secondo il quale “la baracconata che sfilerà in città il prossimo 7 settembre, ostentando atteggiamenti grotteschi e rivendicazioni assurde, sarà una sfida contro il buongusto ed il buon senso dei lucchesi”.

Immediata la risposta degli organizzatori del Toscana Pride che non si fanno scoraggiare e proseguono con l’organizzazione: “Ci siamo e ci saremo sempre dove c’è più bisogno di Pride. Oggi più che mai, siamo determinatə ad invadere le strade di Lucca con i nostri corpi, la nostra favolosità e la nostra frociaggine”, scrivono in un comunicato. “Saremo forse scomodə e inopportunə per qualcuno, ma sempre indomitə e fierə per tutte quelle persone che saranno accanto a noi il 7 settembre al Toscana Pride per dire a chi non ci vuole che qui non c’è posto per l’odio”.

Intanto Monia Marcacci, portavoce del Toscana Pride afferma alla stampa locale: “Non ci aspettavamo di essere accolti a braccia aperte e una parte più di destra ha manifestato scontento, ma c’è una buona controparte molto accogliente. Questi volantini aggressivi non ci appartengono, la rabbia con cui rivendichiamo i diritti è gioiosa, intersezionale. Questi manifesti non ci spaventano, anzi ci motivano ancor di più, ci danno la scelta giusta scegliendo Lucca”.

Polemiche, invece, anche per le dichiarazioni del sindaco di Lucca, Mario Pardini (centrodestra), che non ha apprezzato la scelta della data: “L’ho già comunicato espressamente agli organizzatori: la data del 7 settembre è profondamente infelice e sbagliata. Siamo a pochi giorni dalla processione di Santa Croce“, ha dichiarato alla Gazzetta di Lucca. La preoccupazione sarebbe data dall’alta affluenza di persone durante il settembre lucchese e quindi una sovrapposizione di eventi nella città, cosa che influirà anche sulle zone per il corteo previsto per il Pride: “Allo stato attuale delle cose, alcune zone come piazza Napoleone e piazza San Michele non sono fruibili”, prosegue Pardini, “lo stesso dicasi per quella porzione delle mura che sarà interessata dagli stand di Murabilia. Ci rimettiamo alle scelte che verranno prese dalla Questura. Questa decisione degli organizzatori la trovo infelice”.

In realtà, il Pride quest’anno è stato spostato a settembre, invece che a giugno o a luglio, proprio per una concomitanza di eventi dell’estate lucchese. E alla manifestazione arriva pieno sostegno dall’assessore regionale alle pari opportunità di Regione Toscana, Alessandra Nardini: “Questo rende ancora più importante esserci, manifestare, dire forte e chiaro che la Toscana resta una terra aperta, plurale, antifascista, che la Toscana si schiera dalla parte dei diritti e contro qualsiasi forma di discriminazione e pregiudizio”.

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