Dura contestazione della Curva Sud del Milan durante l’ultima sfida casalinga – valevole per la 35esima giornata di Serie A – contro il Genoa. Da ormai diverse settimane, nell’ambiente rossonero si respira un clima tutt’altro che sereno a causa di una stagione deludente e senza successi. A confermarlo, la protesta dei tifosi che nel corso della partita – esattamente al minuto 77 – terminata poi 3-3, abbandonano San Siro esponendo uno striscione con la scritta “Il rumore del silenzio” che sintetizza in modo chiaro e netto il disappunto dell’intera curva.

Protesta della Curva Sud: il riassunto della giornata

Una giornata che vale oltre il pareggio maturato contro il Genoa di Alberto Gilardino. I problemi in casa Milan sono ben più profondi. Gli ultras hanno deciso di non portare allo stadio bandiere e striscioni per supportare la squadra: la ragione, si legge in un comunicato degli Ultras, è che “ci sentiamo ancora una volta gli unici ad amare follemente il Milan e gli unici a difenderlo sempre, a dispetto di dirigenti e importanti personaggi della società”. Prima del fischio d’inizio, la protesta continua all’interno dello stadio dopo aver appeso lo striscione: “Strategia comunicativa. Presenza istituzionale. Acquisti mirati. Coesione. Ambizione. Capacità. Un progetto vincente parte dalla società”. Poi, l’abbandono a pochi minuti dal termine: la conclusione di una giornata in un ambiente surreale.

Pioli nel post-partita: “Ci sono sempre stati vicini”

Intervistato ai microfoni di DAZN al termine della gara, Stefano Pioli ha commentato così la decisione presa dalla Curva Sud: “Noi dobbiamo essere concentrati, poi i nostri tifosi ci sono sempre stati vicini. Avranno le loro motivazioni per questa protesta”.

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