Una presa di posizione contro il proprio partito, una delle pochissime voci fuori dal coro nel panorama politico italiano. Il parere favorevole dell’eurodeputata di Forza Italia, Lara Comi, nel corso del voto all’Eurocamera sul Patto di Stabilità andava contro a chi si era opposto all’approvazione, come il Movimento 5 Stelle, o chi, come la maggior parte dei partiti italiani, dal Pd a Forza Italia, da Fratelli d’Italia alla Lega, non senza imbarazzo si è astenuto. Il nome di Comi, insieme solo a quelli di Herbert Dorfmann (Svp) e Marco Zullo (Renew), appariva tra quelli a favore delle strette di bilancio nei confronti anche dell’Italia raggiunte come esito del trilogo. Un’improvvisa presa di responsabilità sui conti italiani? Niente affatto, Comi si era solo sbagliata. Ha votato per errore.

Mentre la sua foto era presente nelle pagine di tutti i giornali online che davano la notizia dell’ok dell’Eurocamera al nuovo Patto, l’eurodeputata forzista, accortasi dell’errore, si prodigava per chiedere la rettifica del voto. Rettifica che è visibile consultando il documento sulle votazioni per appello nominale pubblicato sul proprio sito dal Parlamento europeo: l’eurodeputata risulta aver chiesto di essere inserita, anche lei, tra coloro che si sono astenuti.

Niente di grave e nemmeno di inusuale. È abbastanza frequente che, nella velocità delle votazioni e anche a causa dei numerosi emendamenti allo studio dell’aula, un membro del Parlamento possa incorrere in un errore. Ma l’attenzione mediatica datale da questa svista non deve esserle dispiaciuta. Curioso, infatti, che proprio mentre cercava di cambiare la propria preferenza abbia deciso di ripostare comunque una storia Instagram del vice coordinatore di Forza Italia Giovani Puglia nella quale il compagno di partito si complimentava con lei per la presa di posizione: “Grazie Lara Comi, la dimostrazione che si può ancora fare politica senza scadere nel populismo”. E invece no.

Twitter: @GianniRosini