Una Sprint Race finita in polemica. Charles Leclerc e Carlos Sainz, arrivati rispettivamente al quarto e quinto posto, hanno dato vita a un botta e risposta dopo la gara che rischia di compromettere gli umori in vista del Gran Premio di Cina, il quinto appuntamento dell’anno. I due piloti della scuderia di Maranello, infatti, sono venuti a contatto a pochi giri dal termine: il monegasco non ha gradito affatto l’aggressività del compagno spagnolo, sfogandosi poi via radio ed esprimendo il suo malcontento al traguardo. Sainz si è poi scusato, ma questo primo episodio potrebbe portare ad altri problemi nel corso della stagione.

Max Verstappen ha vinto la prima Sprint Race sul circuito di Shanghai, risalendo dalla quarta posizione in griglia e aggiudicandosi il testa a testa con Lewis Hamilton. L’ultimo gradino del podio è andato al compagno di scuderia di Verstappen, Sergio Perez. Le Ferrari sono arrivate subito dietro, con Leclerc quarto e Sainz quinto, anche in virtù del contatto fra le due monoposto che ha poi favorito la fuga di Perez. Mancavano pochi giri al termine quando alla curva 14 Sainz si è difeso dall’attacco del monegasco stringendo così tanto da mandarlo fuori pista. Leclerc è poi arrivato davanti, ma dopo aver sorpassato la bandiera a scacchi si è lamentato via radio dell’atteggiamento del compagno: “Lotta più contro di me che contro gli altri”.

Lo sfogo è proseguito davanti alle telecamere: “Credo che Carlos sia stato aggressivo oggi. Ci sarà una discussione, come sempre in questi casi. Parleremo e chiariremo”. Ancora ai microfoni di Sky Sport, anche Sainz è stato incalzato sull’episodio. Il numero 55 della Ferrari ha risposto con queste parole cercando di stemperare gli animi: “Ho distrutto le gomme e mi sono trovato a dover gestire la gara. La lotta con Charles? Ero incasinato a causa dei danni della macchina. Dovrò riguardare le immagini, ma se lui dice che sono stato aggressivo mi scuso“. Il caso, forse, si chiude qui.

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F1, Gp Cina: Verstappen domina anche le qualifiche. Le Ferrari lontane, Hamilton disastroso: la griglia di partenza

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