Televisione

Ornella Vanoni: “La morte? È chiaro che non ho davanti mille anni, bisogna vivere senza timore. Al mio funerale vorrei suonasse Paolo Fresu”

La diva è stata ospite di Silvia Toffanin a Verissimo: "La politica parla pochissimo dei giovani, come se non gliene fregasse niente. Dicono che sono degli imbecilli, ma vediamo se non sei imbecille tu che li hai fatti diventare imbecilli"

di Paolo Aruffo

Tra gli ospiti di Silvia Toffanin a Verissimo, ieri 7 aprile, anche Ornella Vanoni. Attrice, cantante, diva. Semplicemente Ornella Vanoni, che si è raccontata senza filtri nel salotto del programma di Canale 5. “Come stai? Ti vedo spensierata”, ha esordito la presentatrice. “Sì perché siamo qua e mi fa molto piacere vederti – le parole di Ornella Vanoni -. Cerco di sorridere perché sono ironica, soprattutto con me stessa. Lo sono sempre stata ma evidentemente non veniva fuori perché ero molto timida. Ho avuto tante fasi, bisogna cercare di vivere fino in fondo ogni momento. A volte cerco di non pensare troppo al passato o al futuro, però poi leggi il giornale e dici: ‘Vabbè..’ (con volto rammaricato, ndr). La mia vita? Sono contenta”. Poi l’interprete milanese ha aggiunto: “Non è stata una passeggiata. Ho avuto parecchie cadute di tristezza dovute all’ansia. Non dormivo, stavo malissimo. Poi finalmente mi hanno dato gli psicofarmaci e continuo a prenderli. Credo che se smettessi, ricrollerei. Ci sono tanti tipi di depressione, la mia non era così grave ma non dormivo. Io posso essere triste, andare giù ma non più giù perché più giù c’è una barriera che mi trattiene. Lo dico a tutti: curatevi, parlate, dite cos’avete, cosa sentite”. Quindi si è soffermata sulle future generazioni, lanciando un messaggio molto importante: “La politica parla pochissimo dei giovani, come se non gliene fregasse niente. Ma i giovani vanno tutelati, sono il futuro. Bisogna occuparsene. Dicono che sono degli imbecilli, ma vediamo se non sei imbecille tu che li hai fatti diventare imbecilli”. “Da giovane avevo tanti corteggiatori? A Venezia sì – ha spiegato Vanoni -. Mia madre decise di andare a Venezia e io ero inca**ata nera perché le mie amiche erano altrove… Poi c’era Bennati, proprietario degli hotel, che mi portava in vespa ma rimaneva sempre senza benzina. Ne avevo 3-4 (di corteggiatori, ndr) quindi ero impegnatissima. Nella mia vita ho amato molto e sono stata molto amata. Un compagno fino a oggi? Io non ho mai fatto un progetto con un uomo pensando al futuro. No, ho sempre vissuto il momento. A un certo punto ho proprio sbagliato”.

Allora ha chiarito: “Ho scelto la persona sbagliata e mi sono offesa da sola. Noi donne spesso stiamo con degli uomini sperando che cambino. Bisogna prenderli buoni già subito e invece questo era sbagliato, io mi sono colpevolizzata e ho scelto la solitudine. La solitudine è bella ma ha anche un altissimo prezzo da pagare. La sera e la domenica mi mettono tristezza. Forse perché il lavoro si ferma, le famiglie si uniscono. Insomma, mi mettono tristezza. Come l’ora legale: in campagna è bello ma a Milano è orrendo. Mangi con la luce ancora”. Punge, ironica, profonda. Come solo lei sa fare. “Io sono molto ironica e proprio per quello ho un grande fondo malinconico. Le amiche? Ormai ho selezionato. Come l’amore, l’amicizia va mantenuta, bisogna sentirsi. Le vere amiche sono poche, 2 o 3. Poi conoscenti.. tanti”. Dopo un videomessaggio di Paolo Fresu – il noto trombettista, compositore e scrittore italiano – Vanoni ha commentato: “Io l’ho conosciuto che era sconosciuto. Ormai gira tutto il mondo. Sì, gli ho chiesto di suonare al mio funerale. Lui mi ha detto: ‘Però se muoio prima io, canti tu’. E io gli ho detto che va bene”. Parlando della morte, Vanoni – classe 1934 – ha detto: “Da ragazzi non ci si pensa, poi arriva un’età… è chiaro che non ho davanti mille anni. Da un momento all’altro potrebbe capitare, allora bisogna viverla senza timore e senza paura. Me l’avevano detto che avrei avuto una vecchiaia brutta: non so giocare a carte, non so fare la maglia, mi dà noia cucinare. Insomma, mi piace lavorare, avere degli impegni”. Infatti Vanoni sarà a Milano il 27 e 28 aprile (Teatro Arcimboldi) e il 6 giugno a Roma (Terme di Caracalla). Infine un dato: l’appuntamento domenicale di Verissimo ha raccolto davanti al video 1.967.000 telespettatori (20.22% di share).

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