L’Italrugby ci ha preso gusto. Dopo il 13-13 contro la Francia, dopo il successo contro la Scozia che spezzato un tabù lungo 11 anni, ecco la seconda vittoria consecutiva per l’Italia nel Sei Nazioni. Nell’ultimo match dell’edizione 2024 gli azzurri hanno battuto il Galles in trasferta con il punteggio di 24 a 21. La sconfitta lascia i Dragoni all’ultimo posto in classifica con tutte sconfitte: proprio l’Italia consegna così metaforicamente al Galles il “cucchiaio di legno“. Gli azzurri invece salgono a quota 11 punti in classifica: è semplicemente il miglior Sei Nazioni della storia per la Nazionale tricolore.

L’Italia era riuscita a espugnare Cardiff già due anni fa. Così come era riuscita a vincere due partite in un Sei Nazioni già nel 2013 e nel 2017. Questa volta però, mai come in passato, gli azzurri hanno finalmente dimostrato di essere pienamente degni di partecipare alla più importante competizione della palla ovale nel Vecchio Continente. Dopo Irlanda e Inghilterra, l’Italia è parsa essere la reale terza forza di questa edizione: solo la vittoria sfumata nel finale contro la Francia ha impedito agli azzurri di chiudere ancora più in alto in classifica. In appena tre mesi, il nuovo commissario tecnico Gonzalo Quesada ha forgiato una squadra capace di raggiungere risultati che il mondo del rugby italiano attendeva da ormai troppo tempo. I meriti vanno soprattutto al tecnico argentino, nella speranza che questi risultati siano solo l’inizio di un percorso.

Il match contro il Galles – Due le mete azzurre, una per tempo con Ioane al 20′ e Pani al 46′. Ottima la prova al piede di Garbisi, autore di tre piazzati e una trasformazione. Un piazzato nel finale anche di Page-Relo. Non bastano al Galles le mete di Dee e nel finale di Rowlands e Grady con le trasformazioni di Costelow e Lloyd. L’Italia ha controllato il match fin dai primi minuti, piazzando un parziale di 11-0 già nel primo tempo. A inizio ripresa l’ulteriore allungo (18 a 0) che ha di fatto chiuso la partita. Il punteggio finale è bugiardo: gli azzurri hanno subito la prima meta al 64esimo, ma hanno di fatto controllato la partita per tutto il secondo tempo. Solo negli ultimi minuti, complice probabilmente un po’ di stanchezza e un po’ di emozione, sono arrivate le due mete che hanno reso meno pesante il parziale per i gallesi.

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