Diciannove treni Minuetto praticamente nuovi, adatti al trasporto pendolari, fermi da anni nei depositi del Piemonte. Gestiti da GTT, l’azienda torinese dei trasporti, i convogli venivano utilizzati sulle 8 linee che collegano Torino con la sua area metropolitana ed erano stati acquistati inizialmente dalla Regione per una spesa di 133 milioni di euro, come ha denunciato la capogruppo M5s in Consiglio regionale Sarah Disabato attraverso La Stampa. Il Piemonte li aveva poi ceduti all’azienda locale, che non avendo però partecipato alla gara del 2019, aveva perso la gestione del nodo ferroviario, passata a Trenitalia, lasciando così fermi e inutilizzati i quasi venti convogli in perfette condizioni, disseminati nelle stazioni di mezza regione: Germagnano, Ciriè, Mathi, lo scalo logistico tra Porta Nuova e Lingotto a Torino, Fossano. Abbandonati così all’incuria e alla mercé dei vandali – ormai necessiterebbero infatti di manutenzione per tornare in servizio – nonostante in alcuni casi siano persino più recenti di quelli in circolazione per Trenitalia.

Nell’aprile del 2019, insieme ad Arriva (di proprietà delle ferrovie statali tedesche), Gtt non partecipa alla gara pur avendo investito 1,5 milioni per predisporre il progetto. La gara, indetta dall’Agenzia della Mobilità regionale per la gestione del nodo ferroviario di Torino, va di conseguenza a Trenitalia, azienda pubblica partecipata al 100% da Ferrovie dello Stato e principale società italiana per la gestione del trasporto ferroviario passeggeri. Come sottolineato da Dario Balotta, presidente Osservatorio Nazionale Liberalizzazioni Infrastrutture e Trasporti Trenitalia e blogger per Ilfattoquotidiano.it, “il problema è che Trenitalia non ha voluto prendersi i treni di GTT. Logica vorrebbe che GTT vendesse o affittasse con un bando europeo ad altre compagnie ferroviarie i 19 treni restati inutilizzati. I treni usati revampizzati sarebbero una manna per i territori che si vedono gestire i servizi ancora con le vecchie” vetture.

Dopo la protesta di Disabato, l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi ha assicurato che “i 19 treni Minuetto sono parte del contratto tra Agenzia per la Mobilità Regionale e Trenitalia e, in base a questo contratto, devono essere presi in carico da Trenitalia per la loro immissione in servizio”. Per agevolare questo passaggio, e “a fronte delle necessarie manutenzioni richieste” per questi treni, la Regione – ha assicurato Gabusi – “si è fatta parte attiva e ha stanziato 25 milioni di euro per la revisione e le attività di manutenzione necessarie alla rimessa in esercizio dei convogli”. L’Agenzia della Mobilità Piemontese con Trenitalia sta predisponendo il capitolato tecnico – ha aggiunto – “sulla cui base si potrà avviare la gara per assegnare i lavori di sistemazione dei convogli” e ha sottolineato che l’auspicio è di “re-immettere questi treni in esercizio progressivamente già nel corso dell’anno”.

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