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Il regista Ivan Silvestrini dice addio a Mare Fuori: “Non voglio andare avanti all’infinito, rischio finire io stesso a livello creativo dietro quelle sbarre”

Il regista romano ha lasciato il timone della serie di grande successo prodotta da Rai e Picomedia su un gruppo di giovani detenuti in un carcere minorile di Napoli

di F. Q.

Ivan Silvestrini e l’addio a Mare fuori. Il regista romano ha lasciato il timone della serie di grande successo prodotta da Rai e Picomedia su un gruppo di giovani detenuti in un carcere minorile di Napoli. “Non volevo andare avanti all’infinito e finire io stesso a livello creativo dietro quelle sbarre e non avrei fatto il bene della serie a continuare per soldi o per affetto verso il cast”, ha spiegato il regista di Arrivano i prof e 2night in una lunga intervista a Leggo.

Mare fuori è a un punto di svolta critico, è all’inizio di una nuova era e ha bisogno di un regista che la veda come una grande sfida per se stesso. Non a caso hanno scelto un collega più giovane di me di dieci anni per sostituirmi”, ha spiegato Silvestrini. “Penso di essere riuscito a esprimere molto più di quello che credevo. Ritengo che una cosa che sono riuscito a lasciare è un racconto sulle sfumature del grigio, partendo da un materiale narrativo che tendeva a essere o bianco o nero, perché credo nella complessità e anche che le persone non possano essere catalogate in due macro insiemi: il Bene e il Male”.

Sarà Ludovico Di Martino, 32enne, autore di un bel film come La belva, e dietro la macchina da presa per alcuni episodi di Skam Italia, a sostituire Silvestrini. “A Di Martino dico che Mare fuori ha bisogno di essere rifondata. Non di ripartire da zero, ma di darle un nuovo inizio, di prendere in mano la serie e farla sua. Io l’ho avvicinata alla mia sensibilità e questo l’ha resa quella che è, nel bene e nel male. L’ho raccontata aggiungendo la mia visione del mondo e delle cose e mi auguro che chi verrà dopo abbia una visione interessante, diversa dalla mia, e che sappia fare lo stesso. Non voglio vedere un’imitazione di quello che ho fatto”. Silvestrini non nasconde l’ispirazione cinematografica della sua carriere e che ha voluto proporre per la serie Rai. “Il mio Mare fuori è sempre stato il cinema, il cinema di genere e di autore. Il mio percorso è stato bizzarro, ho fatto tanti generi diversi, seguendo il mio istinto e i progetti che mi venivano proposti. Ma scrivo film da sempre e ne ho molti nel cassetto. Ho dedicato gli ultimi mesi a scrivere un folk horror partenopeo che spero di riuscire a realizzare presto”.

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