Un nuovo episodio di violenza in discoteca è accaduto nella notte tra sabato 2 e domenica 3 marzo all’Opus, un locale nel quartiere Flaminio, nella zona nord di Roma. Due ragazze di 21 e 23 anni sono state aggredite con un oggetto appuntito mentre si trovavano in pista: entrambe sono state portate in ospedale e dimesse con una prognosi di 14 giorni. L’allarme è scattato intorno alle 2.30. Sul posto sono intervenuti i poliziotti del commissariato Villa Glori che ora indagano sull’accaduto. La discoteca aveva appena riaperto dopo una chiusura di otto giorni, disposta con provvedimento del questore per continui episodi di risse e aggressioni (tre solo nel mese scorso) tali da costituire “un serio pregiudizio per l’ordine e la sicurezza pubblica dei cittadini”. La situazione infatti era diventata preoccupante per l’intero quartiere, portando a denunce e appelli pubblici.

Le ragazze, due studentesse siciliane, hanno riportato rispettivamente ferite alla gamba e al gluteo. “Siamo state colpite con un oggetto appuntito. Quando abbiamo capito cos’era successo ci siamo girate e abbiamo visto una persona allontanarsi” avrebbero raccontato le ragazze ai soccorritori. Le studentesse saranno ascoltate nelle prossime ore dagli investigatori per ricostruire con esattezza quello che è successo sulla pista. Al vaglio le immagini delle telecamere che potrebbero aver immortalato l’aggressore. Resta da chiarire anche quale possa essere l’oggetto con cui le giovani sono state ferite.

La sospensione della licenza, a carico del titolare, era scattata in seguito ad alcune querele. Nello specifico, un cliente aveva denunciato al commissariato Sant’Ippolito di essere stato colpito da un cesto porta ghiaccio lanciato da ignoti. Per le ferite era stato refertato con 8 giorni di prognosi. Anche altri due clienti avevano sporto denuncia per un aggressione. Dopo l’istruttoria della Divisione di polizia amministrativa il questore Carmine Belfiore, applicando l’articolo 100 del testo unico delle leggi di Pubblica Sicurezza, aveva disposto la sospensione dell’attività, appunto, per 8 giorni. Il provvedimento era stato notificato dagli agenti del commissariato Villa Glori che, come previsto dalla normativa, avevano affisso sulle porte della struttura il cartello “chiuso con provvedimento del questore”.

Ma l’allarme “mala-movida” non riguarda solo l’Opus e la capitale. In meno di un mese, a gennaio 2024, nel Palermitano, ci sono state addirittura due morti: “Episodi come questo sono la conferma di un evidente disagio giovanile che richiama ad una responsabilità non soltanto da parte delle forze dell’ordine ma anche da parte di più livelli di società coinvolti. L’intervento, infatti, non può essere soltanto da parte nostra”, aveva commentato il prefetto del capoluogo siciliano, Massimo Mariani.

Immagine d’archivio

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