Una lettera anonima di minacce, che riporta la scritta “se vai avanti con la pista da bob, ti facciamo fuori“. Dopo il taglio di centinaia di larici per dare corso al progetto ‘light’ dell’impianto per il bob, lo skeleton e lo slittino in vista delle Olimpiadi invernali 2026, il sindaco di Cortina si è visto recapitare sul tavolo una lettera minatoria. Gianluca Lorenzi ha consegnato la lettera agli agenti del commissariato, facendo in modo che la Procura di Belluno aprisse un fascicolo sulla vicenda. “Adesso sarà compito degli investigatori – si è limitato a dichiarare il sindaco – fare piena luce su quello che è accaduto”.

La lettera segue di qualche giorno gli esposti presentati da diverse associazioni ambientaliste per verificare se il taglio dei larici, alcuni dei quali centenari, abbia rispettato o meno i vincoli paesaggistici. Immediati sono stati oggi gli attestati di solidarietà bipartisan al sindaco Lorenzi. “Con la vita delle persone non si scherza, il dissenso non deve mai arrivare alla violenza. Esprimo la mia più ferma condanna“, le parole del presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia. “Si tratta di un gesto inaccettabile – continua Zaia – . Al primo cittadino rivolgo la più totale vicinanza e solidarietà delle istituzioni regionali e mia personale”. Anche la ministra del turismo Daniela Santanchè si è detta certa che le azioni intimidatorie “non fermeranno la volontà di un primo cittadino che lavora con grande dedizione per il bene del suo territorio e, al contempo, dell’intera nazione”.

La notizia ha suscitato reazioni di solidarietà anche di Cristina Guarda, consigliere regionale di Europa Verde, che nei giorni scorsi ha presentato una segnalazione al Nucleo Forestale di Cortina d’Ampezzo proprio sull’abbattimento degli alberi per la pista da bob. Così come hanno manifestato vicinanza al sindaco anche Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera e da Andrea Martella, segretario regionale del Pd. “Le minacce trovano la nostra ferma condanna, pur essendo noi in prima fila per difendere gli interessi della collettività, gli stessi messi a rischio fortemente dal progetto della pista da bob. Dispiace che il sindaco Gianluca Lorenzi, già preoccupato per i futuri costi di gestione dell’impianto, impossibili da sostenere, subisca ora le conseguenze di questo clima di scontro. Il nostro territorio proprio non meritava tutto questo, nè un progetto calato dall’alto. Soprattutto il taglio degli alberi ha creato un forte risentimento popolare, purtroppo c’è anche chi si inserisce con vigliacchi metodi violenti e anonimi”, commenta Zanella.

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