“Un’offerta di prodotto credibile in tutta Europa di 3,6 metri a 5 porte e 5 posti”. Così Gaetano Thorel, capo di Fiat nel Vecchio Continente, a proposito della nuova Panda arricchita di inediti contenuti tecnologici, ossia gli ADAS previsti dalle normative europee in vigore da luglio. L’auto più comprata dagli italiani degli ultimi 12 anni è pronta per il domani “convenzionale” malgrado il prossimo arrivo della declinazione elettrica assemblata in Serbia.

La produzione a Pomigliano d’Arco del modello è stata prolungata di un anno, “almeno fino al 2027”, ha dichiarato Olivier Francois, Ceo di Fiat. La notizia è stata accompagnata da un applauso presso il sito intitolato a Giambattista Vico dove sono occupati 5.000 addetti e dove oltre alla Panda vengono prodotti anche due suv, l’Alfa Romeo Tonale e la Dodge Hornet.

La scelta arriva in un clima di tensione fra Stellantis e il governo: “Non vedo perché non dovremmo continuare a investire qui”, ha precisato Francois. “Questa fabbrica ha un futuro e la nostra decisione lo conferma”, ha ribadito. Del resto, almeno in Italia, la Panda da sola vale l’8% del mercato: “Più di alcuni singoli marchi”, ha ricordato il manager che ha escluso che la concorrenza della gemella elettrica serba possa creare problemi di “cannibalizzazione”.

La Pandina è la serie speciale, il nuovo top di gamma (è basata sula Cross), con la quale Fiat celebra l’estensione della produzione del modello già venduto in 8 milioni di esemplari dal 1980 in poi. Grazie all’alimentazione ibrida (mild a 12 Volt) e agli aggiornamenti tecnologici, la Panda potrebbe avere ancora più successo fuori dal’Italia: non a caso a Pomigliano in occasione della presentazione, ci sono anche giornalisti di diversi altri paesi, Germania inclusa.

L’edizione speciale (non limitata) è caratterizzata esteticamente da alcuni inserti gialli (calotte dei retrovisori esterni, serigrafie sulla fiancata) e, tra le altre cose, dal muso stilizzato di un panda sul coprimozzo. Il giallo è stato ripreso anche per gli interni (ad esempio per le doppie cuciture, anche se la tinta predominante è il bianco che, ad esempio, compare nella plancia), dove torna il logo Pandina. Gli ADAS (sistemi di assistenza) di serie includono la frenata automatica d’emergenza, il mantenimento della carreggiata, il rilevatore di stanchezza, il riconoscimento della segnaletica stradale che appare sul quadro strumenti digitale da 7”. Ci sono poi il Cruise Contro, 6 airbag e gli abbaglianti automatici. Lo schermo a sfioramento con Apple CarPlay e Android AutoTM è da 7”.

Per il listino ci sarà da attendere, ma prima dell’estate diventeranno disponibili l’aggiornata Panda, che resterà quella dal prezzo più accessibile (verosimilmente almeno qualche centinaio di euro in più rispetto a oggi), la Pandina (quasi certamente oltre i 20.000 euro) e, appunto, quella elettrica.

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