L’amico del sottosegretario al posto del presidente dimissionario. È quanto sta succedendo ai vertici dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), dove dopo le dimissioni polemiche del presidente Giorgio Palù (con toni velenosi nei confronti del governo) è tempo di nominare un facente funzioni. E chi ha scelto il ministero della Salute? Francesco Fera, attualmente direttore della struttura complessa area di direzione amministrativa dell’Agenzia regionale strategica per la salute e il sociale (Aress) della Puglia. Altre informazioni? Fera è un amico di Marcello Gemmato, nome di peso dentro Fratelli d’Italia nonché sottosegretario alla Salute: sui social compaiono foto dei due e anche uno scatto che ritrae Fera e Gemmato in compagnia di Giorgia Meloni, posa risalente a circa 10 anni fa. Tutto secondo le regole, si badi bene: il nuovo Regolamento dell’Aifa, infatti, prevede che in caso di assenza o impedimento del presidente subentra temporaneamente nelle funzioni il componente del Cda nominato dal ministero della Salute, appunto Francesco Fera.

Il curriculum del prossimo presidente facente funzioni dell’Aifa, stando a quanto raccontato da Repubblica, è davvero poco orientato alla sanità, di cui si occupa da appena 4 anni, ovvero da quando è entrato in Aress. In precedenza si era dedicato a politiche europee e giovanili, sistemi informativi, pubblica amministrazioni e altri temi che nulla hanno a che vedere con farmaci e medicinali, come spesso capita – va detto – in nomine di questo genere. La poca esperienza, quindi, non è una notizia: questo è certo, come certo è il fatto che l’amicizia con Meloni e Gemmato lo abbia aiutato non poco nel suo arrivo in Aifa. Qui, del resto, sempre secondo quanto raccontato da Repubblica, Fera ha trovato un altro pugliese arrivato sempre negli ultimi mesi: si tratta di Vincenzo Lozupone. Farmacista, barese, è stato portato da Gemmato all’interno della nuova Commissione tecnico economica, quella che si occupa di stabilire costo ed efficacia dei medicinali che entrano nel sistema sanitario italiano.

Si apre così una fase di transizione per la nuova Aifa, nata dalla recente riforma fortemente sostenuta dallo stesso Palù. Sempre il Regolamento prevede anche che, su proposta del ministro della Salute, possa essere nominato un Commissario straordinario che deve assicurare la gestione ordinaria e assume temporaneamente e per un periodo massimo di tre mesi i poteri del presidente del Consiglio di amministrazione, che è anche presidente dell’Aifa. Il presidente è invece nominato tramite un decreto del ministro della Salute, in accordo con la Conferenza Stato-Regioni, e con il consenso del ministro dell’Economia.

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