Prima la manifestazione a Roma, con tanto di tensione davanti al cordone di polizia di fronte a Palazzo Chigi e gli insulti alla premier ripresi in un fuori onda, adesso i manifesti affissi nelle principali città della Campania. “Il Governo Meloni tradisce il Sud“, “Il Governo Meloni chiude i pronto soccorso” sono i testi presenti sui manifesti, di varie dimensioni, apparsi questa mattina con tanto di logo della Regione Campania e l’elenco di una serie di richieste che non sarebbero state accolte dal Governo. Si tratta dell’ultimo capitolo nella polemica sui fondi di coesione tra il governatore campano Vincenzo De Luca e il governo di Giorgia Meloni. Un’iniziativa che non va giù ai partiti di destra che puntano il dito contro De Luca accusato di fare politica con soldi pubblici.

Il capo dello staff di comunicazione del governatore campano Vincenzo De Luca, ha confermato all’Ansa che i manifesti – incollati negli spazi regolati per la pubblicità a Caserta e Salerno e sono ora in fase di affissione a Napoli – sono stati realizzati con i fondi istituzionali della comunicazione della Regione. E i gruppi di centrodestra in Consiglio regionale annunciando battaglia con un’interrogazione urgente “sull’utilizzo distorto dei fondi della comunicazione da parte del presidente De Luca”. “Con il simbolo della Regione – spiega la nota – si utilizza la comunicazione istituzionale per finalità di lotta politica, attraverso una massiccia diffusione pubblicitaria, con conseguente spreco di risorse pubbliche“. I consiglieri regionali invieranno la documentazione “agli organi di controllo amministrativi e contabili affinché si faccia luce sull’utilizzo di queste risorse”, conclude la nota.

“De Luca continua a usare soldi pubblici per fare propaganda politica ed alimentare le sue menzogne“, ha scritto sui social il deputato della Lega Gianpiero Zinzi. “La verità è un’altra: i fondi destinati alla Campania non sono bloccati e lui è l’unico governatore d’Italia che evita il dialogo con il governo e si rifiuta di spiegare come spenderà le risorse”, scrive ancora il leghista sottolineando che “i Fondi di sviluppo e coesione servono alla nostra Regione per crescere e rialzarsi (servizi e infrastrutture che mancano) e non possono essere ‘sperperati’ per le sagre paesane o addirittura non spesi”. “E allora anziché usare il logo della Regione Campania per sostenere e giustificare inutili costi di affissione, metta il simbolo del suo Pd e almeno lo faccia a spese proprie”, conclude Zinzi.

Proteste anche da Fratelli d’Italia. Gimmi Cangiano, deputato campano di Fdi, definisce l’iniziativa dei manifesti come “’ennesimo colpo di ormai arteriosclerotica e disperata follia di De Luca“. “Praticamente De Luca continua a non spendere i soldi ‘per’ i campani, ma non smette di sperperare i soldi ‘dei’ campani. Perché stampare dei manifesti, distribuirli e farli affiggere, costa. E certamente i soldi De Luca non li ha messi di tasca propria ma li ha presi dalle nostre”, aggiunge Cangiano. “Invece di sperperare risorse pubbliche per stampare manifesti che raccontano bugie, stiamo ancora aspettando che De Luca risponda a Giorgia Meloni. E ci dica perché ha speso appena il 24% dei fondi disponibili per la Campania e perché di questo 24% la maggior parte è finita in sagre e feste di piazza piuttosto che in servizi alla comunità ed infrastrutture. Ce lo dica De Luca”, conclude il deputato di Fratelli d’Italia.

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