Parte bene il 2024 dell’auto europea: a gennaio le immatricolazioni nell’area (UE+EFTA+UK) hanno toccato quota 1.015.381 immatricolazioni, con una crescita dell’11,5% su gennaio 2023. Un buon risultato, anche se ancora lontano dai livelli ante-crisi (-17,2% su gennaio 2019, l’ultimo prima di Pandemia e guerra in Ucraina). In quasi tutti i Paesi dell’area la domanda è stata sostenuta, soprattutto, dagli acquisti delle flotte aziendali e delle società di noleggio a lungo termine.

“In tutta l’area sono però in sofferenza gli acquisti dei privati che risentono fortemente degli aumenti di prezzi degli ultimi anni”, spiega Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor: “Questa situazione spiega, in parte, la forte crescita del noleggio a lungo termine, che è una formula nata per le flotte aziendali, che si sta però estendendo rapidamente anche ai privati. Il noleggio a lungo termine è infatti una soluzione alternativa all’acquisto molto allettante e comoda che, oltre a semplificare la gestione dell’auto, consente, in questa fase di mercato, di diluire nel tempo i forti aumenti dei prezzi delle auto”.

La crescita europea delle quattro ruote è generata dai principali cinque mercati continentali, che da soli assorbono circa il 70% delle immatricolazioni: il maggiore è quello della Germania, che in gennaio è cresciuto del 19%. “Questo incremento è significativo anche se il confronto si fa con un gennaio 2023 che fu particolarmente “magro” per dinamiche negative innescate dal sistema degli incentivi all’elettrico”, spiega Centro Studi Promotor.

Più contenuti gli incrementi, sempre in gennaio, degli altri quattro mercati che insieme alla Germania costituiscono il gruppo dei “cinque grandi” dell’area: in Francia le immatricolazioni sono cresciute del 9,2%, nel Regno Unito l’incremento è stato dell’8,2%, mentre in Spagna la crescita è stata del 7,3% e in Italia del 10,6%.

Crescono le immatricolazioni di modelli elettrificati: le auto ibride plug-in (quelle ricaricabili pure da una fonte di corrente esterna) salgono del 24,4%, mentre le ibride non ricaricabili (che accumulano energia prevalentemente in frenata) del 21,4%, arrivando a rappresentare il 30% circa del mercato. Le alimentazioni alternative (metano, Gpl, etc) crescono del 20,8%; le auto a benzina guadagnano il 2,8% mentre le vetture diesel perdono il 5,4%: le due alimentazioni tradizionali, comunque, continuano a rappresentare circa il 50% dell’intero immatricolato europeo.

Le registrazioni di auto elettriche, invece, sono state in totale 120.926, in crescita del 29,3% su gennaio 2023, per una quota di mercato del 12%, inferiore però a quella registrata nell’intero 2023, che è stata del 15,7%; un dato che conferma, come osservato da diversi analisti del settore, come la domanda per i veicoli alimentati a batteria stia rallentando sulle piazze occidentali.

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