Speciale Festival di Sanremo 2024

Sanremo 2024, i Jalisse dopo 27 anni all’Ariston con “Fiumi di parole”: “Abbiamo combattuto con arco e frecce per vivere questo sogno”

Missione compiuta per Fiorello che è riuscito a riportare il duo vincitore nel '97 all'Ariston

di F. Q.

Alla fine ce l’hanno fatta. I Jalisse sono davvero tornati sul palco del Festival di Sanremo. Tutto merito di Fiorello che dopo 27 anni di assenza dall’Ariston ha dato loro modo di tornare a esibirsi nel tempio della musica italiana. A dirigerli non uno ma due direttori d’orchestra: Leonardo De Amicis e Beppe Vessicchio: “Dopo 27 anni ve li meritate” ha commentato lo showman siciliano. E quindi eccoli entrare in scena presentati da Amadeus e Fiorello: “Momento atteso da 27 anni. Era il 1997 quando hanno vinto il Festival di Sanremo e da allora non sono mai più saliti su questo palco. Per il piacere dei fan, di Fiorello e anche per il mio piacere, annuncio il ritorno al Festival della canzone italiana dei Jalisse”. E via con Fiumi di parole, il brano che consentì loro di vincere nel 1997. Al termine dell’esibizione poche, sentite parole: “Grazie maestri, grazie all’orchestra grazie di cuore, grazie per l’emozione”.

“I sogni si coltivano, si annaffiano, si combatte per farli vivere e quando hai solo arco e frecce e riesci a realizzarli ti senti un’aquila nel cielo”, hanno scritto poi in un lungo post pubblicato sui loro social nella notte. “Grazie a tutti coloro che ci hanno accompagnato, protetto il cuore soprattutto quando il cielo era troppo nuvoloso e il mare in tempesta – hanno proseguito -. Vi vogliamo bene. Grazie Fiorello, Grazie Amadeus, Grazie Susanna e Giovanna, Grazie allo staff della Rai che ci hanno applauditi con grandi complimenti alla fine dell’esibizione, Grazie al pubblico in sala e a chi ci sta regalando fiori nei commenti sui social, Grazie al nostro team delle JAlissetribu e della casajalisse, fatto da Mauro, Riccardo, Italo, Mariano ed Elda, Pasquale e Lucia, Francesco. Grazie alle nostre famiglie, alle nostre figlie Aurora e Angelica che vivono con noi le vittorie e le sconfitte della vita che non ti regala sconti. Ora voliamo con altri sogni. Un grazie speciale ai maestri Peppe Vessicchio e Leonardo De Amicis e alla meravigliosa orchestra della Rai”, concludono Fabio Ricci e Alessandra Drusian.

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