Dopo più di una settimana di proteste gli agricoltori sono arrivati nella capitale. Poco dopo le 20 infatti hanno superato il raccordo anulare con i loro trattori, circa 50 e sono entrati in città percorrendo via Nomentana, dove hanno allestito un nuovo presidio. La marcia è stata definita da alcuni manifestanti, riuniti sotto la sigla Riscatto agricolo, “marcia su Roma”.
“Ci accamperemo qui in attesa degli altri trattori provenienti dal resto di Italia e poi da venerdì cominceremo le manifestazioni – ha dichiarato Salvatore Fais, coordinatore di Riscatto agricolo – abbiamo un documento da portare sul tavolo del Ministero con problematiche nazionali e non solo”. Le ragioni della protesta sono sempre le stesse: il costo delle materie prime e del carburante aumenta, mentre i prodotti finiscono sul mercato allo stesso prezzo, la reintroduzione dell’Irpef sui terreni agricoli e gli obblighi della Pac, la Politica Agricola Comune, che taglia, sostengono i manifestanti, superfici coltivabili e risorse in nome della transizione ecologica.
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