Musica

Il concerto di Travis Scott al Circo Massimo finisce in Parlamento per i danni alla Torre della Moletta causati dalle vibrazioni

Il “caso” è arrivato in Parlamento per le conseguenze delle vibrazioni potentissime, causate dal suono dello show che avrebbe prodotto la "deformazione permanente alla struttura della Torre della Moletta”. La costruzione medioevale è celebre perché avrebbe ospitato nel 1223 San Francesco d’Assisi, durante il suo ultimo soggiorno romano 

di Andrea Conti

Non accennano a placarsi le polemiche attorno all’oramai famoso concerto di Travis Scott che si è tenuto al Circo Massimo di Roma il 7 agosto, davanti a 60mila persone. Il “caso” è arrivato in Parlamento per le conseguenze delle vibrazioni potentissime, causate dal suono dello show che avrebbe prodotto la “deformazione permanente alla struttura della Torre della Moletta”, secondo quanto riferisce il quotidiano Il Tempo. La costruzione medioevale è celebre perché avrebbe ospitato nel 1223 San Francesco d’Assisi, durante il suo ultimo soggiorno romano.

I dati sarebbero stati forniti dall’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ndr), dopo un attento studio e i rilievi compiuti. Il consigliere della Lega, Davide Bordoni, presenterà una interrogazione in Parlamento per “l’esito dei rilevamenti effettuati e quali le iniziative che si intende porre in essere per evitare il crollo. Al sindaco di Roma chiederemo anche che riferisca in Aula, sempre che non sia troppo impegnato a farsi fotografare su qualche red carpet in giro per il mondo”. Oltre a Bordoni anche il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri presenterà un’interrogazione parlamentare. Intanto dall’Ingv è arrivata una precisazione: “Le registrazioni sono state effettuate e i dati sono stati comunicati in via informale, ma devono essere revisionati e pubblicati su riviste scientifiche per poter essere divulgati. Compete al Parco archeologico del Colosseo valutare l’impatto in base alla resilienza dell’edificio”. Insomma mancano alcuni dettagli e sarebbero ancora prematuri i tempi per accertare eventuali responsabilità.

Il giorno dopo il concerto di Travis Scott, è infuriata la polemica perché sarebbe arrivate, durante l’esibizione del rapper e produttore celebre in tutto il mondo, numerose telefonate ai Vigili del fuoco per segnalare “scosse simili a un terremoto” percepite anche a chilometri di distanza. A questa problematica se n’è aggiunta un’altra: 60 persone sono rimaste intossicate perché alcuni fan avevano utilizzato lo spray al peperoncino sulla folla. Infine un ragazzo, sprovvisto di biglietto, è salito fino alla Terrazza del Palatino per vedere il concerto, salvo poi cadere con un volo di 4 metri in una buca.

In quelle ore infuocate la direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, è stata laconica: “Daremo parere negativo a questo tipo di eventi per salvaguardare la conservazione del parco archeologico”. L’assessore comunale ai Grandi Eventi, Alessandro Onorato ha rimbalzato le accuse: “Per fortuna i concerti al Circo Massimo non li decide Alfonsina Russo. Secondo lei qui ci dovrebbero essere solo l’Opera e il balletto e tutti gli altri no”. I concerti, infatti, continuano a tenersi regolarmente nell’area, l’ultimo è stato il 31 dicembre per il Capodanno con Blanco, Lazza e Francesca Michielin.

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