Marco Odermatt vince la discesa libera di Wengen, il tradizionale appuntamento sulle nevi svizzere valido per la Coppa del mondo di sci alpino. Lo svizzero domina sullo storico tracciato di casa, precedendo di 59 centisimi il francese Cyprien Sarrazin e di quasi due secondi l’azzurro Dominik Paris, ottimo terzo. La gara però è stata segnata dalla terribile caduta del norvegese Aleksander Aamodt Kilde finito violentemente nelle reti proprio sullo schuss finale, a pochi metri dal traguardo. Il norvegese si è tagliato con la lamina di uno sci e solo l’intervento dei medici, che gli hanno applicato subito un laccio emostatico, hanno evitato il peggio. La discesa è stata interrotta per molti minuti, con Kilde trasportato via dall’elisoccorso.

Sulle condizioni del norvegese si sa ancora poco. Secondo alcune fonti, ha riportato anche una frattura scomposta alla gamba destra. La certezza è che si è già scatenata la polemica tra gli atleti. La discesa odierna è stata infatti la terza in tre giorni sulla durissima pista svizzera: giovedì una libera, venerdì il SuperG e oggi un’altra libera. Un impegno massacrante per gli sciatori, che a Wengen restano in gara per oltre due minuti e arrivano al traguardo sfiniti. Lo stesso Paris, oggi sul podio, non le manda a dire: “Non è ottimale fare due discese nello stesso posto, io preferisco andare una volta al limite anziché due, e questo in qualsiasi località. A maggior ragione a Wengen. Con un programma del genere il rischio di cadere per stanchezza è alto: e perfino un piccolo errore può creare grandi problemi”.

Sicuramente la caduta di Kilde, arrivata nella S finale, è stata dovuta in gran parte alla stanchezza. Ma la discesa di Wengen, solitamente spettacolare, è stata caratterizzata questa volta soprattutto dalle continue cadute. La gara è stata fermata molte volte proprio per soccorrere gli atleti finiti nelle reti. E anche un altro sciatore finito sul podio, il francese Sarrazin, si è scagliato contro la Federazione internazionale. Anzi, perfino Odermatt, il campionissimo che ha dominato rifilando oltre due secondi praticamente a tutti gli altri, non si è nascosto: “Spero che sia una lezione per tutti noi“.

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