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Ruba delle pietre dagli scavi di Pompei e si ammala: “Mi hanno diagnosticato il cancro, non sapevo della maledizione. Vi restituisco tutto”

Non sarebbe la prima volta che la leggendaria maledizione "colpisce": nel 2020 anche la viaggiatrice Nicole aveva rubato dei reperti e poco dopo anche lei si era ammalata cancro per due volte

di F. Q.

Non sapevo della maledizione. Non sapevo che non avrei dovuto prendere delle pietre. Nel giro di un anno mi sono accorta del cancro. Sono giovane e in salute e i medici dicono che è solo ‘sfortuna’. Per favore accetta le mie scuse e questi pezzi. Mi dispiace”, è la lettera che una giovane ha fatto recapitare al direttore del Parco archeologico di Pompei. La ragazza era stata in visita agli scavi più di un anno fa e aveva pensato bene di portarsi a casa un “ricordino”, ovvero delle pietre prese proprio tra i resti dell’antica città. Una volta tornata a casa, però, le è stato diagnosticato un tumore. La turista è convinta di aver subito la “maledizione della Pompei antica”, condizione che, si narra, verrebbe a chi preleva senza permesso alcune pietre pomici appartenute alla città di Pompei.

Oltre al messaggio, la giovane ha rispedito ‘i preziosi sassolini’ direttamente al direttore Gabriel Zuchtriegel che, in risposta, ha pubblicato su X: “Cara anonima mittente di questa lettera…le pietre di pomice sono arrivate a Pompei…Ora buona fortuna per il tuo futuro – ha scritto in inglese -“. Per poi concludere con un “in bocca al lupo”, scritto in italiano. Non sarebbe la prima volta che la leggendaria maledizione “colpisce”: nel 2020 anche la viaggiatrice Nicole aveva rubato dei reperti e poco dopo anche lei si era ammalata cancro per due volte.

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