Ministro delle Finanza ed ex presidente del Bundestag, è morto a 81 anni in Germania Wolfgang Schäuble. A dare l’annuncio è stata la famiglia dopo che il decesso è avvenuto in casa, la sera del 26 dicembre. Figlio d’arte, il padre era un politico della Cdu, si laure in Economia e in Giurisprudenza. La sua carriera politica si sviluppa sotto l’egida di Helmut Kohl di cui è fedelissimo collaboratore. Sarà ministro degli Interni, ministro degli Affari Sociali e capo della cancelleria dell’ex cancelliere. Nel 1990 è vittima di un attentato. Ferito alla spina dorsale resta paralizzato dalla vita in giù e costretto su una sedia a rotelle. Fu sostenitore dell’introduzione dell’euro.

Il politico della Cdu è ricordato per aver preso parte ai negoziati che nel 1990 portarono alla riunificazione della Germania e per essere stato una figura centrale negli sforzi per condurre l’Europa fuori dalla crisi sul finire degli anni 2000. Era diventato ministro delle Finanze della Cancelliera Angela Merkel nell’ottobre 2009, poco prima che le rivelazioni sul crescente deficit di bilancio della Grecia scatenassero la crisi che travolse il continente, minacciando di destabilizzare l’ordine finanziario mondiale.

Tuttavia la sua intransigenza sul rigore nei contri pubblici della Germania ma anche degli altri paesi gli meritarono il soprannome di falco e lo resero inviso a molti governi di paesi euro. L’insistenza sulla misure di austerity come via unica verso il risanamento. Un approccio che, sebbene sembri ora trovare un convinto adepto nel nuovo ministro delle Finanze Christian Lindner, è risultato essere in molti casi piuttosto miope. Anche perché mentre Berlino rimproverava agli altri deficit eccessivi era a sua volta responsabili di avanzi di bilancio altrettanto dannosi.

Celebre il braccio di ferro con il governo greco guidato da Alexis Tsipras e con il ministro dell’Economia Yanis Varoufakis che rischiò di portare Atene fuori dalla moneta unica. Nel suo libro Adulti nella Stanza, Varoufakis non lesina critiche, concede però l’onore delle armi al ministro tedesco. descrivendolo come un interlocutore inflessibile nel perseguire obiettivi che il greco considera sbagliati, ma, tutto sommato, corretto. A differenza di altri interlocutori con cui Varoufakis ha avuto a che fare. Schauble è comunque sempre stato un sostenitore dell’Unione europea e della necessità di rafforzarne l’integrazione. La compatibilità dei diversi bilanci pubblici era vista come una premessa indispensabile per raggiungere questo obiettivo. Dopo otto anni alla guida del ministero delle Finanze, Schaeuble aveva consolidato il suo status di statista anziano diventando presidente del parlamento tedesco.

Reazioni – Con la scomparsa di Wolfgang Schäuble “la Germania perde un pensatore acuto, un politico appassionato e un democratico combattivo”. Lo scrive su X il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, che sottolinea come Schäuble abbia “plasmato il nostro Paese per oltre mezzo secolo: come deputato, ministro e presidente del Bundestag”. “Wolfgang Schäuble è stato per decenni una figura determinante nella politica tedesca ed europea. Era sinonimo di serietà, solidità e schiettezza. Un democristiano di cuore e di mente”, scrive. sempre su X, il presidente e capogruppo del Ppe, Manfred Weber. La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen parla di una grave perdita e di un uomo che “ha sempre pensato in grande e lontano”.

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