Cinema

Muore suicida nella Senna l’attrice Emmanuelle Debever. Fu tra le prime ad accusare Depardieu di abusi sessuali sul set

Debever aveva 60 anni e si era ritirata dalle scene da oltre trent’anni dopo una breve fulminante carriera tra cinema e tv

di Davide Turrini

L’attrice francese Emmanuelle Debever si è suicidata gettandosi nella Senna. Debever aveva 60 anni e si era ritirata dalle scene da oltre trent’anni dopo una breve fulminante carriera tra cinema e tv. Il gesto viene associato alle accuse di molestie sul set del film Danton (1983) che la donna – tra le prime – rivolse all’attore Gerard Depardieu nel 2019. Vedremo cosa dirà la polizia inquirente e semmai esista qualche traccia di volontà di proprio pugno o per conto terzi della defunta attrice. Di certo la donna, anche se la notizia è stata resa nota solo oggi, si è tolta la vita il 7 dicembre, proprio nel giorno in cui è andato in onda sulla tv francese il programma Complément d’investigation, l’inchiesta sui presunti casi di molestie commesse dall’attore francese. Ad oggi registriamo la scomparsa di una brava attrice, protagonista del film diretto dal polacco Andrzej Wajda. In Danton interpretava Louison, la giovanissima seconda moglie dell’uomo politico Danton interpretato proprio da Depardieu, rotondeggiante bon vivant che fu artefice delle prime fasi della Rivoluzione francese e che poi finì ghigliottinato durante il cosiddetto “periodo del Terrore”.

La carriera di Debever praticamente si condensa nell’83 con la partecipazione al film Un jeu brutal, dove recita accanto a Bruno Cremer o in Attention, une femme peut en cacher une autre assieme a Miou-Miou; successivamente nel 1986 è una dei protagonisti di Medicines de nuit, una serie tv di Antenne 2, sorta di precursore di ER; infine nel 1988 appare in una riduzione tv di uno dei racconti di Maigret, con il celebre commissario interpretato da Jean Richard. Ma è l’apparizione della donna in Danton che torna tra le colonne della cronaca quando il 5 giugno 2019 Debever condivide per la prima volta la sua testimonianza sulla sua non memorabile esperienza passata al fianco di Gérard Depardieu sul set. La confessione arriva 24 ore dopo l’archiviazione di Depardieu per una accusa di stupro. “Il signor Depardieu. Oggi assolto dall’accusa di stupro e violenza sessuale. Nessun commento”, scrisse su Facebook l’attrice. “Danton di Wajda. Ho interpretato Louison, la giovanissima moglie di Danton. Il mostro sacro si era concesso molte cose durante queste riprese … Approfittando dell’intimità all’interno di una carrozza e infilando la sua grande zampa sotto le mie gonne, presumibilmente per farmi sentire meglio…ma non mi sentii granché bene”.

Debever aveva poi ricordato il celebre fotogramma del film, proprio la scena in cui i due si trovano sulla carrozza, ma che noi spettatori vediamo dall’esterno con i visi di Debever e di Depardieu che appaiono in primo piano dai finestrini, come per ricordarci che il fuori vista cela qualcosa di orribile per lei: “Ecco i nostri occhi fissi sul patibolo, una testa stava per cadere (i due protagonisti osservano passando un’esecuzione capitale di cui diverrà vittima successivamente Danton/Depardieu ndr). Da quel mio sguardo vedete cosa provavo”.

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