Archiviate le promesse di approvazione rapida della legge di Bilancio prima di Natale, anche la presunta inemendabilità del testo va in soffitta. Nella notte tra martedì e mercoledì i relatori di maggioranza hanno presentato 17 emendamenti, alcuni dei quali matrioska – ce n’è uno lungo otto pagine – e molti altri evidentemente “localistici, ordinamentali e micro-settoriali”. Ovvero la definizione del tipo di misure che la legge vieta di infilare in manovra. Il florilegio comprende micro-finanziamenti sacrosanti come quelli per il Fondo Alzheimer e demenza (5 milioni nel 2024, 15 nel 2025 e 2026) ma anche tanti cadeaux come i 100mila euro l’anno dal 2024 al 2026 per Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana, creatura dell’ex candidato sindaco di Roma per il centrodestra Enrico Michetti. Finanziati riducendo il fondo esigenze indifferibili del Mef, destinato in teoria alle modifiche parlamentari. Non mancano i regali di Natale ai ministeri, che incassano infornate di assunzioni e nuovi fondi. Le opposizioni attaccano: per Francesco Boccia (Pd) è un “bazar con evidenti marchette e mance“, il senatore di Avs Tino Magni parla di “accozzaglia di norme che distribuiscono soldi ai partiti e ai ministri”. Il capogruppo del M5s in Senato Stefano Patuanelli fa notare che “dei 100 milioni del tesoretto per le modifiche parlamentari nel 2024, già 123 ne sono stati usati per gli emendamenti dei relatori…”. Ma Guido Liris di FdI fa capire che non è ancora finita: ulteriori emendamenti potrebbero arrivare “se condivisi”.

Mance e marchette – Tra le “mance” possono facilmente essere rubricati i 200mila euro l’anno dal 2024 al 2026 per “l’attività di recupero di un immobile sito nel Comune di Poggioreale (Trapani) di proprietà del Comune stesso da destinare al Museo archeologico del Comune”: il sindaco di Poggioreale è Carmelo Palermo, docente attualmente parte dello staff del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi. L’ulteriore milione di euro per assicurare il funzionamento dell’istituto di ricerche tecnopolo mediterraneo per lo sviluppo sostenibile di Taranto, sulla carta istituito nel 2018 ma mai nato. I 600mila euro in tre anni per la realizzazione di un asilo nido a Montereale Valcellina, Comune dove alle ultime elezioni politiche ha trionfato con il 52,7% dei voti il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. E i 100mila euro per la Fondazione Gazzetta amministrativa. Stando a quest’ultimo emendamento, le pa devono “avvalersi” della piattaforma online della fondazione presieduta da Michetti “per l’implementazione delle azioni strategiche atte a semplificare le procedure amministrative, finalizzate ad una maggiore efficacia, efficienza e competitività della pubblica amministrazione anche attraverso la predisposizione di specifiche analisi di rating“. FdI aveva già provato a foraggiare la Fondazione la scorsa primavera, con un emendamento al decreto Assunzioni.

Fondi a pioggia – Il ministero dell’Ambiente incassa la proroga per tutto il 2024, con lo stanziamento di ulteriori 100mila euro, dell’operatività del nucleo ricerca e valutazione sulle specie autoctone. Per la ricerca e sperimentazione in campo agricolo il ministero guidato da Francesco Lollobrigida ottiene 10 milioni in più dal 2024 al 2026, mentre per quello della Protezione civile e Politiche del mare di Nello Musumeci arrivano 6,8 milioni l’anno per rafforzare i sistemi di soccorso e assicurare gli interventi di messa in sicurezza e sostegno alle aree colpite da calamità e altrettanto va alla tutela del patrimonio culturale. Presso il ministero della Salute nasce un nuovo fondo da 250mila euro l’anno per “sostenere i proprietari di animali d’affezione nel pagamento di visite veterinarie, operazioni chirurgiche veterinarie, oltreché nell’acquisto di farmaci veterinari”. Quelle spese sono già detraibili al 19% ma il nuovo aiuto sarà riservato agli over 65 con Isee inferiore a 16.215 euro e un’età superiore ai sessantacinque anni. Autorizzata pure la spesa aggiuntiva di 250mila euro in favore di ciascuna Camera per il potenziamento del Copasir. Viene prorogata anche per il “primo trimestre del 2024” l’Iva al 10% per i pellet già in vigore nel 2023.

Regali natalizi ai ministeri – L’emendamento 010.500 prevede una pioggia di disposizioni – otto pagine fitte – relative a personale, dotazioni organiche e concorsi. Evidentemente frutto, anche queste, di richieste di singole amministrazioni e ministeri. Si va dal “posto di funzione dirigenziale di livello generale” nell’Ufficio di Gabinetto del ministro dell’Interno (330mila euro l’anno) all’aumento di 2 milioni annui delle risorse destinate agli uffici di diretta collaborazione del ministero dell’Agricoltura, che potrà spendere altrettanto anche per il personale dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari. Alla Croce rossa vanno 8,6 milioni nel 2024 e 8,9 nel 2025 per le attività legate alle funzioni di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. Sotto la voce “Misure a favore del comune di Caivano” sono stati poi curiosamente infilati fondi per il Piano nazionale di formazione dei docenti (39,4 milioni l’anno) e per adeguare la retribuzione variabile dei dirigenti scolastici (700mila euro nel 2024 e 3 milioni dal 2025), assunzioni del ministero dell’Interno per le commissione territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale, una sessione straordinaria del concorso di accesso alla carriera di segretario comunale e provinciale (al costo di 256mila euro) “per l’ammissione di 448 borsisti alla formazione per il conseguimento dell’abilitazione richiesta”.

Seguono la “rideterminazione della dotazione organica del Dipartimento per la transizione digitale della giustizia, l’analisi statistica e le politiche di coesione”, con la creazione di due nuovi scranni dirigenziali al ministero guidato da Carlo Nordio, il “rafforzamento organizzativo” del ministero della Giustizia in materia di giustizia riparativa e minorile che si traduce in due nuovi dirigenti non generali e 54 unità aggiuntive di personale, modifiche organizzative alla riforma della giustizia tributaria.

Gioco delle tre carte sui soldi per i disabili – In apparenza i relatori mettono una pezza al taglio dei fondi per i disabili, che la manovra fissa a 231,8 milioni l’anno. Un loro emendamento prevede un incremento di 320 milioni che porterebbe il totale a 552.207.485. A copertura dell’incremento viene, però, utilizzato un precedente fondo per la non autosufficienza istituito con la legge di bilancio 2019.

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