Il gruppo di abbigliamento sportivo Puma metterà fine alla sponsorizzazione della squadra nazionale di calcio israeliana. Secondo quanto scrive il quotidiano britannico Financial Times, il contratto, in scadenza nel 2024, non verrà rinnovato. L’azienda precisa che la decisione era già stata adottata prima degli attacchi dello scorso 7 ottobre e del bombardamento di Gaza, tuttora in corso, che ne è seguito. “Entro fine anno saranno annunciate due nove sponsorizzazioni di nazionali mentre scadranno i contratti di alcune federazioni come Serbia e Israele” ha detto il portavoce in una nota inviata via email.

La precisazione arriva dopo che l’azienda era finita, insieme ad altri marchi come H&M, Starbusks, Danone, Mc Donald’s, Carrefour e, più di recente, Zara, al centro della campagna di boicottaggio lanciato dagli attivisti pro Palestina, per il sostegno fornito ad Israele sotto varia forma. La campagna di boicottaggio è antecedente al 7 ottobre ma negli ultimi due mesi il suo vigore si è rafforzato così come i risultati. Poche settimane fa la catena di ristorazione statunitense Starbucks ha deciso di lasciare il Marocco, seppur negando che sia una conseguenza del movimento pro Palestina e delle manifestazioni che si erano svolte davanti ai suoi punti vendita nel paese. Zara si è appena scusata per la sua campagna pubblicitaria in cui comparivano manichini avvolti in sudari che ricordavano le immagini delle vittime di Gaza.

Articolo Precedente

Malore per Zdenek Zeman: ricoverato a Pescara per un’ischemia. Le sue condizioni

next
Articolo Successivo

Solo immagine come Zanetti o braccio armato alla Nedved: cosa sarà Ibrahimovic dietro la scrivania del Milan?

next