Nel tempo l’isola de’ “Li Galli” di fronte Positano, un luogo suggestivo e impregnato della storia della sua bellezza e dei vip che ne furono ospiti e la ebbero – appartenne anche al ballerino russo Rudolph Nureyev – era diventata sinonimo di resort di lusso. Quello realizzato da una cordata di imprenditori che l’hanno acquistata negli anni scorsi per riconvertirla nel buen retiro di chi può permettersi vacanze da migliaia di euro a notte.

Nelle scorse ore la Sezione operativa navale della Guardia di Finanza di Salerno ha eseguito un decreto di sequestro preventivo di una parte di questo resort, ed in particolare di un edificio “costruito abusivamente”, secondo la nota diffusa dal procuratore capo di Salerno Giuseppe Borrelli, e destinato ad area benessere. Il decreto porta la firma del gip del Tribunale di Salerno che non ha accolto per intero la ricostruzione dei pm, secondo i quali era stata compiuta una vera e propria lottizzazione abusiva. Già annunciato un ricorso sul punto. Sequestrati anche un attracco, un ormeggio natanti, le passarelle di collegamento, il dissalatore e i terreni su cui insistono.

La Procura afferma l’esistenza di una lottizzazione abusiva perché contesta la modifica dello strutturale assetto urbanistico dell’isola, dei ruderi di origine romana e delle unità abitative insistenti, non condonati, gravati da vincolo archeologico paesaggistico e monumentale, con conseguente aggravio del carico urbanistico. Il resort di lusso, pubblicizzato sui siti specializzati, è composto da svariate e unità abitative autonome, ognuna delle quali dotata di piscina, da un eliporto, da un ristorante, da un centro benessere, strade di collegamento percorribili con minicar elettriche e da una chiesa. “Il tutto senza che agli uffici pubblici competenti fossero stati richiesti di permessi ed autorizzazioni” si legge nella nota. Il Gip però non ha ritenuto sussistente la lottizzazione abusiva.

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Foto in alto | Una veduta dei tre isolotti de Li Galli, detti anche Le Sirene. Credits: IlSistemone/Wikipedia

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