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“Kate è fredda e calcolatrice come il marito William: lui e il padre Carlo sono in continua competizione”: le nuove rivelazioni di Omid Scobie

Endgame, fine del gioco, è il titolo della seconda pubblicazione di Omid Scobie che, dagli Stati Uniti, continua a lanciare strali contro i Windsor

di Antonella Zangaro

La monarchia inglese è al capolinea. L’ultimo libro al veleno dato alle stampe da colui che è considerato il biografo non ufficiale, ma de facto, dei duchi del Sussex, suona il requiem alla famiglia reale più chiacchierata e più seguita al mondo. Endgame, fine del gioco, è il titolo della seconda pubblicazione di Omid Scobie che, dagli Stati Uniti, continua a lanciare strali contro i Windsor e, casualmente, come accadde per Finding Freedom uscito nel 2020, risparmiando due sole vittime immacolate: i duchi californiani, Harry e Meghan.

Un tomo di 400 pagine, pieno di segreti e rancori, esce in libreria dopo che, per giorni, le tv americane ed i quotidiani inglesi hanno divulgato indiscrezioni ed interviste dell’autore che lamentava traduzioni imprecise e faziose invitando tutti, favorevoli e non, a leggere il testo originale. Lui che ha raccolto pettegolezzi, voci di palazzo, rumors dietro le quinte e nessuna fonte ufficiale, ora condanna la “non accuratezza” di chi valuta il suo libro. Insomma, è sempre un percorso ad ostacoli quello di chi cerca di infilarsi tra le trame e le brame della royal family più famosa al mondo e, a quanto pare, in lotta per la sopravvivenza.

Sì, perché secondo le teorie che cercano riscontro nel libro, la monarchia inglese sarebbe destinata all’estinzione, troppe le rivalità in famiglia, troppe le cattiverie che metterebbero tutti in trincea gli uni contro gli altri e soprattutto, troppe le voci fuori controllo di ex collaboratori, cortigiani, assistenti personali in libera uscita e pronti alla vendetta. Meghan non sarebbe stata assolutamente intervistata per scrivere questo libro, si è affrettato a chiarire Scobie. Ma tant’è. Il principale responsabile della caduta dell’impero Windsor, stando ai fendenti lanciati, sarebbe William, il futuro “non re”, se la profezia di Scobie si avverasse…

Disegnato come una persona fredda ed ambiziosa, concentrata solo sulla sua personale affermazione, il principe del Galles sarebbe molto irascibile, specie se contrariato e il vero carnefice del fratello. Lui avrebbe lasciato trapelare le indiscrezioni necessarie a dipingere Harry come un soggetto “mentalmente fragile” e lui sarebbe sempre più “a suo agio con gli sporchi trucchetti di Palazzo” ideati per colpire la vittima di turno. Come se non bastasse, William avrebbe anche ignorato i messaggi del fratello, mandati alla morte della nonna Elisabetta II, costringendolo a prendere un volo, da solo, da Luton, Londra, ad Aberdeen in Scozia, pagandolo 30.000 sterline (riferisce il Times) per raggiungere la famiglia l’8 settembre del 2022.

Ma ciò che sarebbe più grave è la rivalità nei confronti del padre, re Carlo III, sfidato apertamente per metterlo in ombra attraverso strategia e freddezza. Le agende di padre e figlio, infatti, sarebbero “in continua competizione”. William sarebbe in ottima compagnia, secondo gli elementi raccolti da Scobie che nel libro non risparmia nemmeno Kate, “fredda se qualcuno proprio non le piace” e “calcolatrice” come il marito. “Raddrizzata” dai corsi di dizione che l’avrebbero resa adatta alla vita di corte, ma senza alcuna originalità, tanto che all’inizio, “pur non avendola mai amata”, avrebbe tentato di “emulare Meghan”.

Naturalmente non si salva nemmeno Camilla, ampiamente criticata sebbene oggi risulti essere “finalmente tollerata” dai sudditi di sua maestà Carlo III che l’ha voluta al suo fianco ottenendo per lei persino il titolo di regina. Camilla sarebbe insofferente a certi argomenti derubricati come “nonsenso sinistroide” come quelli legati alla identità di genere, ai “pregiudizi razziali inconsapevoli” o ai gusti in tavola. In particolare alzerebbe gli occhi al cielo davanti veganesimo. A ristorante, il solo vedere nel menu una opzione senza glutine o lattosio “la infatidisce”, avrebbe riferito una fonte.

Insomma, presi uno ad uno, i membri della famiglia reale inglese sarebbero ormai espressione di una “istituzione antiquata”, fuori dal tempo, fatta solo di “campi da polo, formalità snob e distacco” dal pubblico, dalla vita reale. “La monarchia inglese sta perdendo l’uso di parole che abbiano ancora un valore” la conclusione del libro. Ai posteri l’ardua sentenza, magari, a sorpresa sarà la generazione dei piccoli di casa Windsor a risollevare le sorti della monarchia; ad oggi, infatti, George, Charlotte e Louis sono amati come non mai.

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