Era la prima finale così importante nella sua carriera. Le Atp Finals, il titolo di “Maestro“, in casa a Torino, contro il numero 1 al mondo. Novak Djokovic ha fatto valere classe, solidità, esperienza: Jannik Sinner è uscito nettamente sconfitto. Le stigmate del campione però si vedono anche nella capacità di analizzare una sconfitta che a 22 anni è più che fisiologica: “È stata una settimana in cui mi avete accolto come un piccolo bambino“, ha detto Sinner dopo la finale persa, rivolgendosi al pubblico del Pala Alpitour. Un bambino che è cresciuto improvvisamente nel corso del torneo, fino ad arrivare a sfiorare il sogno, l’impresa: “Mi avete dato forza soprattutto nei momenti difficili, non solo in campo ma anche fuori – ha aggiunto Sinner – Vediamo cosa farò l’anno prossimo ma abbiamo ancora una Coppa Davis e proviamo a far bene anche lì”. La testa è già al futuro, agli insegnamenti da apprendere, agli aspetti da migliorare. Per tornare ancora in finale a Torino, davanti al suo pubblico.

“Ringrazio il mio team, abbiamo fatto tante partite negli ultimi mesi, ci siamo migliorati durante tutta la stagione – ha spiegato Sinner durante la premiazione – Anche oggi abbiamo visto che possiamo migliorare tanto, c’è un punto di riferimento per il futuro ma possiamo guardare le cose positive di questa stagione. Siamo partiti a inizio anno che ero un giocatore, ora sono un altro ed è grazie a voi”, ha sottolineato rivolgendosi al suo team. Il 22enne numero 4 al mondo sa che questa settimana è stata l’ennesimo gradino di un percorso, un altro passo verso l’alto. Con una nuova consapevolezza rispetto al suo ruolo, alla capacità che ha di attirare il pubblico italiano: ”Giocare in Italia è sempre uno spettacolo”.

Un concetto che Sinner ha ripreso anche nella successiva conferenza stampa: “Forse un momento che non mi scorderò mai è stato quando sono entrato per la prima volta in campo per la prima partita contro Tsitsipas. C’è stato un boato che non avevo mai sentito prima“, ha detto Sinner. “Poi nelle quattro partite successive mi sono anche un pò abituato – ha aggiunto – Ma è sempre una sensazione straordinaria. Il boato fa capire che piaci alla gente non solo come tennista ma per come sei come persona“.

Sinner ha analizzato nuovamente la sconfitta: “Mi sono arrabbiato per mezz’ora, poi cerco sempre di capire. L’ultima partita dell’anno ovviamente è molto importante, sapevo prima della fine che sarebbe stata l’ultima della stagione a livello Atp. Ovviamente volevo vincere, d’altra parte credo che per quanto visto oggi posso ancora migliorare“. Poi ha concluso: “Tutta la stagione è stata molto continua, ovviamente l’anno prossimo proverò ad andare nella giusta direzione, poi vedremo come va. Alla fine stiamo parlando di una buona stagione per uno che ha 22 anni”. Sinner ha pienamente ragione.

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