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Nino Frassica, dopo le frasi scioccanti e i sassi lanciati contro una casa, Barbara Exignotis e sua figlia vengono indagate per stalking

In preda alla rabbia, mamma e figlia avrebbero scagliato dei sassi contro l'appartamento della vicina di casa, scatenando una guerra legale in cui i colpi di scena sembrano destinanti a non finire

di F. Q.

Quello che sembrava essere un caso destinato all’imminente risoluzione si è trasformato in una vera e propria battaglia legale. Stalking e diffamazione sono le accuse che hanno travolto la famiglia Frassica. La Procura di Spoleto ha aperto un fascicolo sulla scomparsa del gatto Hiro – avvenuta durante le registrazioni della nuova stagione di “Don Matteo“, a Spoleto – ma sta anche indagando su Barbara Exignotis e su Valentina Lubrano, che si sarebbero pesantemente scagliate contro la vicina di casa, convinte sia la responsabile della sparizione del felino.

La moglie e la figlia dell’attore contestano all’anziana ‘della porta accanto’ di aver fatto volontariamente uscire il micio dalla sua abitazione, dopo che quest’ultimo si era intrufolato entrando dal pertugio di una finestra. In preda alla rabbia, mamma e figlia le avrebbero quindi scagliato dei sassi contro l’appartamento, scatenando una guerra legale in cui i colpi di scena sembrano destinanti a non finire: nella storia si è anche inserita la coppia di ‘accumulatori di gatti‘, che presentato un esposto.

Un rapporto quello tra la Exignotis – ex star a luci rosse – e la vicina di casa spoletina che è compromesso, come confermato dalla stessa moglie di Frassica durante una diretta Instagram: “Invece di tanti ebrei non potevano deportare lei?“, dichiara riferendosi alla donna da lei incriminata di aver fatto allontanare Hiro. Dopo queste parole incommentabili, sono arrivate le scuse della 48enne, che si è giustificata dando colpa all’assunzione di “Xanax e birra” per superare il complicato momento.

“Il mio avvocato mi ha detto di stare in silenzio assoluto”, spiega Exignotis. “Abbiamo fatto di tutto per farcelo ridare – aveva detto Frassica in un video postato qualche tempo fa – cani molecolari, droni, ma a questo punto confidiamo nel fatto che una volta tornati a Roma possano rilasciarlo”. A nulla sono serviti gli interventi della polizia per ritrovare il gatto, né tantomeno le targhe da migliaia di euro in caso di ‘riconsegna’, in quello che è tutt’ora rimane un grosso mistero irrisolto.

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