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Millennials vs Gen Z: “Siete fissati con Harry Potter e il caffè”, “Non avete personalità”. L’ironico scontro diventato virale su TikTok

C'è una pagina in particolare in cui il confronto è diventato più acceso del previsto: "I Millennials sono fermi al 2016, quando c'era più ostentazione. Adesso condividiamo meno e viviamo di più", affermano i giovanissimi

di Paolo Aruffo

Giovani contro meno giovani: lo “scontro” sta prendendo piede sui social, in particolare su TikTok. Innanzitutto una doverosa premessa: di chi stiamo parlando? Millennials e Gen Z, ovvero a grandi linee rispettivamente i 30/40enni e i 20enni. Va da sé, ma è bene sottolinearlo, che si tratta di filmati ironici. Insomma, uno scontro generazionale a colpi di TikTok, niente di serio. Qui, sulla piattaforma cinese, i Millennials attaccano i più giovani sostenendo che abbiano poca personalità e che sono ossessionati dalla generazione precedente. In tutta risposta, la Gen Z replica affermando che i Millennials non sappiamo scattare i selfie, né utilizzare le emoticon. Non solo. Avrebbero anche due strani chiodi fissi: Harry Potter e il caffè. In particolare c’è una pagina – Chile, 4k follower e più di 471k ‘mi piace’ – in cui dei giovani ragazzi prendono letteralmente in giro i Millennials, riscuotendo successo. In un filmato, ad esempio, viene sottolineato come i Millennials non sappiano che la emoticon che ride ormai è caduta in disuso. “Gli skinny jeans sono il male, la riga laterale è stata cancellata e bere il caffè non è un tratto della personalità”, si legge. Non finisce qui. In altri filmati vengono addirittura imitati i Millennials. “Non fare il babbano, sei solo un serpeverde. Io sono grifondoro”, “Casi umani ne abbiamo?? Disagio”, “No vabbè ciaone”, “Ma ho anche dei difetti”, “Per me un caffè amaro come la mia vita”. Sarebbero queste le frasi usate (anzi, iper usate) dai Millennials e che farebbero tanto ridere alla Gen Z.

Al di là di tutto, i contenuti pubblicati da questi ragazzi nascono da un’idea se non geniale, quantomeno originale. Intervistati da Today, hanno raccontato: “A differenza nostra – hanno spiegato i sei studenti 24enni – i Millennials mostrano sui social tutto della loro vita privata, dal caffè alla mattina al concerto alla sera, usando quindi un approccio alla tecnologia fermo al 2016. All’epoca c’era più ostentazione, mentre oggi condividiamo meno e viviamo di più, forse perché la pandemia stessa ci ha insegnato sin da piccoli che tutto può sfuggire da un momento all’altro”. “Il nuovo approccio è di osservazione, più che di condivisione – hanno raccontato – Non è un caso che TikTok si proponga con la dicitura ‘piattaforma di video brevi’ e non con quella di ‘social network'”. Non serve essere dei massimi esperti di social per constatare che ciò è effettivamente vero. Il profilo Instagram di un adolescente (quando lo ha, TikTok è quello che va per la maggiore), ad esempio, potrebbe non avere neanche un post pubblicato. Magari anche pochi follower e la foto profilo dove neanche si vede bene il volto. La tendenza, ormai, è questa. Il discorso si fa più serio quando si parla di lavoro, della nuova percezione che c’è dell’attività lavorativa, del famigerato ‘posto fisso’. L’impressione è che le cose siano cambiate (e molto), con una maggiore attenzione a tematiche come la salute mentale, ma anche la sostenibilità. Insomma: va bene la produttività ma ci sono altri fattori da tenere in considerazione: avere del tempo libero, essere sereni, curare l’ambiente circostante, valorizzare le attività green.

I creator di “Chile” infatti hanno spiegato: “Noi non vogliamo più sottostare a regole non scritte di sacrificio e sofferenza né al ricatto secondo cui queste sarebbero l’unico modo per fare carriera. Noi lottiamo per stipendi adeguati e contro gli straordinari non pagati, nel tentativo di distribuire in modo più equilibrato vita privata e lavoro”. Una narrazione personale che, forse, solo un GenZ potrebbe o meno confermare.

Come hanno reagito i Millennials? Qualcuno l’ha presa a ridere, ma qualcun altro è rimasto “scottato”. “Ci hanno offeso sul personale, prendendo di mira persino il nostro aspetto fisico, ma noi volevamo solo far ridere. In questo i millennial dimostrano di non avere abbastanza consapevolezza della propria responsabilità nell’uso dei social, oltre che di essere l’ultima generazione in cui il bodyshaming è normalizzato”, hanno affermato i ragazzi di Chile. Infine hanno concluso: ” I millennials sono in una fase più nostalgica della vita, tanto da essere persino troppo duri con se stessi: si dicono da soli che stanno invecchiando, quando invece hanno appena trent’anni”. Ma occhi, la Gen Alpha è dietro l’angolo. “E’ giusto che ogni generazione sia migliore della precedente”, hanno assicurato loro, pronti a diventare i “Millennials del domani”. FQMagazine ne ha parlato anche su TikTok e i commenti testimoniano che il dibattito è più acceso che mai: ” Ahahahaha, i millennials trattati come loro hanno trattato la precedente generazione.. una ruota che gira”, scrive Alexein. E ancora altri commenti: “Tanto alla fine lo sappiamo che i veri nemici sono i boomers”, ” Le emoticons le abbiamo inventati noi millennial, cosa vogliono..”, ” Sono Millenials e prima di loro scherzavo con i boomers; è una ruota che gira. Qualche anno e saranno loro i bersagli”.

@il.fattoquotidiano Perché la Gen Z e i Millennials litigano? Il nuovo trend sui social… #genz #generazionez #millennials #ilfattoquotidiano ♬ Lemonade – Muspace

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