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Coppia sadomaso sequestra l’ex fidanzato della donna per un rito di “purificazione”: il ‘dominatore’ condannato a 5 anni, la ‘schiava’ patteggia

La vicenda risale all’agosto del 2020, quando Angelo Tina e la sua partner Laura Colombo, 32 anni, di Rosate (Milano), avrebbero adescato l’ex di lei conducendolo in un appartamento per realizzare un gioco sessuale finito in violenza

di Simona Griggio

Una coppia sadomaso e un gioco di ruolo estremo: padrone/schiava. Tanto estremo che il “dominatore”, un dentista romano di 50 anni, è stato condannato a 5 anni di reclusione per sequestro di persona e violenza privata ai danni dell’ex della sua compagna. La vicenda risale all’agosto del 2020, quando Angelo Tina e la sua partner Laura Colombo, 32 anni, di Rosate (Milano), avrebbero adescato l’ex di lei conducendolo in un appartamento per realizzare il loro gioco sessuale finito in violenza. Il Tribunale di Milano ha condannato Tina per sequestro di persona, detenzione abusiva di armi, violenza privata.

Secondo le indagini della Squadra mobile di Milano, coordinate dal pm Rosaria Stagnaro, la vittima del sequestro, un uomo con cui la Colombo ebbe una breve relazione, fu costretta sotto la minaccia di una pistola ad affermare una cosa non vera: aveva commesso abusi sulla compagna del dentista. La coppia, che condivideva dal 2019 le pratiche del Bdsm incarnando i ruoli di dominatore-schiava (pratiche sadomaso finalizzate al piacere erotico estremo provocato da dolore, umiliazione e gioco di potere) aveva convinto l’ex di lei a raggiungerli per condividere un incontro di meditazione. Poi erano scattati il sequestro e la punizione.

Secondo la coppia l’uomo era colpevole di aver avuto un rapporto sessuale non autorizzato dal padrone con la “sottomessa”. Dopo ore di minacce e con una pistola puntata addosso la vittima, costretta a inginocchiarsi e reclusa per oltre due ore e mezza in un appartamento in affitto breve, è stata lasciata andare. Ma i due avevano nel frattempo filmato le minacce e le umiliazioni inflitte con un telefono. Stando ai filmati acquisiti sui telefoni della coppia, si trattava di una sorta di rito di “purificazione” consumato nell’ambito di quel rapporto dominato dal gioco di ruoli “padrone-schiava”. Dai risultati delle indagini è emerso infatti che il dentista era consapevole del sesso occasionale della sua partner con la vittima, avvenuto qualche mese prima.

La vittima, solo per potersi liberare da quell’incubo, aveva ad un certo punto ammesso che quei rapporti erano invece erano abusi. Dichiarazioni estorte con minacce di morte. E l’avvertenza, prima di andare, di non denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine e di non contattare mai più la donna. L’uomo però ha deciso di fare denuncia già il giorno seguente. E la conferma del suo racconto e persino dei dettagli è arrivata con l’analisi delle celle telefoniche e dei filmati di sorveglianza. Gli investigatori hanno acquisito anche i filmati girati nell’appartamento-prigione.

Inoltre, nell’hard disc sequestrato alla donna, c’erano le conversazioni della coppia, dalle quali si capiva che Tina fosse a conoscenza della frequentazione occasionale fra la sua compagna e l’uomo segregato e minacciato per due ore e mezza. Nel computer della donna sono stati trovati anche i video di quel giorno e nel computer del “dominatore” alcuni fotogrammi che ritraggono due uomini, di cui uno con la pistola puntata contro l’altro. La donna nel frattempo ha patteggiato due anni di reclusione. Mentre lui, il “padrone” di quel gioco sadomaso estremo, è stato condannato a cinque anni più uno di libertà vigilata.

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