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Chi è Favarigna, lo youtuber arrestato per violenza sessuale su minore: “Masturbazione, baci e minacce contro la madre”

I due si erano conosciuti sul web quando la vittima aveva solo 9 anni. L'indagine della Polizia di Stato, Squadra Mobile di Rimini, è stata coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani. L’interrogatorio di garanzia è previsto per domani, 27 ottobre

di Paolo Aruffo

Arrestato con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di un ragazzino di 13 anni. Lui è Davide Favaloro, 21 anni, noto sul web come ‘Favarigna’. A riportarlo è – tra gli altri – Open. Ieri 25 ottobre gli agenti della Questura di Rimini, infatti, hanno notificato all’indagato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip riminese Manuel Bianchi. I fatti. Favarigna aveva conosciuto la vittima quando aveva solo 9 anni. Mattia (nome di fantasia, ndr), riminese, parlava con lui via web, attraverso una piattaforma di gioco: Davide dalla Sicilia, Mattia dall’Emilia Romagna. Inizialmente, dunque, lo youtuber aveva cercato di conquistare la fiducia del bambino. Poi le richieste, oscene, a carattere sessuale: “Se ti mostri nudo in videochiamata ti insegno come si diventa uno youtuber“, le parole del creator con 69.000 iscritti al canale.

Via via le chiamate e i messaggi erano diventati sempre più incalzanti fino a quando, nell’estate del 2021, lo youtuber si è presentato a Rimini. Qui, secondo le accuse, avrebbe incontrato per la prima volta Mattia dal vivo, costringendolo a baci e masturbazione in cambio di denaro. Un film dell’orrore. Nel giugno 2022, poi, si erano incontrati in un hotel della Riviera. Anche lì Favaloro avrebbe costretto il ragazzino a compiere atti sessuali, stavolta utilizzando anche delle minace: “Se non lo fai rovino la macchina di tua madre“.

Non finisce qui. Ad accorgersi di tutto sarebbe stata la madre del minorenne – anche lei minacciata via messaggi – dopo aver scoperto i messaggi ricevuti dal figlio. La donna avrebbe prima raggiunto il 21enne per affrontarlo di persona e intimargli di stare lontano dal figlio per poi sporgere denuncia. L’indagine della Polizia di Stato, Squadra Mobile di Rimini, è stata coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani. L’indagato è difeso dall’avvocato Gaetano Vivona del Foro di Trapani. L’interrogatorio di garanzia è previsto per domani, venerdì 27 ottobre.

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