Ci sono dei post che non si possono delegare ai collaboratori o all’intelligenza artificiale. Vanno scritti personalmente, a mano, perché devono essere veri. Altrimenti non servono a niente.

Quello di Giorgia Meloni, col quale annuncia la fine della relazione con il giornalista Andrea Giambruno, è uno di questi. È un post vero, sofferto, imperfetto (il P.S. sulla goccia e la pietra lo hanno capito in pochi) ed è un esempio di dignità e indipendenza femminile.

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Un post condiviso da Giorgia Meloni (@giorgiameloni)

È singolare che la prima presidente del Consiglio donna, in Italia, sia di destra. Una lezione morale a chi rivendicava la proprietà politica della parità di genere. Oggi Meloni è di nuovo un esempio per molte donne: mette fine a una relazione con un uomo che non l’ha rispettata, invece di recitare la parte della famiglia perfetta come vorrebbe la narrazione ideologica di destra e come le persone potenti credono sia più opportuno, per mantenere i consensi. Perdonare è possibile anche davanti ai casi più gravi, come dimostra Hillary Clinton che non divorziò dal marito Bill, presidente degli Stati Uniti, dopo il tradimento con Monica Lewinsky, di cui ha parlato il mondo intero. È possibile, ma non obbligatorio, anche se sei la premier.

Meloni, in conferenza stampa, aveva difeso il compagno giornalista dopo l’uscita infelice di lui che commentando un caso di stupro sembrò incolpare in parte la vittima: “Se non ti ubriachi, il lupo lo eviti”. “Ha solo detto ‘occhi aperti e testa sulle spalle’. Lo attaccate perché vuol bene a me”, disse la presidente del Consiglio in quell’occasione.

Il problema non erano le gaffe dunque. La relazione, stando al post (“Le nostre strade si sono divise da tempo, ed è arrivato il momento di prenderne atto”) era già in crisi. Il fattore che ha fatto “prendere atto” della cosa potrebbe stare nella serie di apprezzamenti e commenti sessisti di Giambruno ad alcune colleghe in studio, mostrati a tutta Italia da Striscia la Notizia nei video dei fuorionda.

Fuorionda che arrivano da Mediaset, trasmessi su Mediaset. Un fatto che potrebbe far pensare ad una lotta politica interna al centrodestra, anche se Antonio Ricci dice di aver fatto, a suo modo, un favore a Giorgia Meloni, aprendole gli occhi. Lei crede comunque che ci sia un attacco politico dietro la diffusione dei filmati. Il P.S. del suo post è dedicato ai nemici che sperano di indebolirla colpendola in casa, ovvero in famiglia.

Qualcuno nei commenti sotto al post della presidente del Consiglio rileva incoerenza rispetto al suo endorsement a Esselunga, sullo spot della pesca, con una bambina che sogna la riconciliazione dei genitori separati. In realtà, il contenuto visivo e testuale del suo messaggio non contraddice il riconoscimento di questo bisogno da parte di un figlio. La foto scelta è infatti quella di un momento felice, in famiglia, con Andrea Giambruno e la figlia Ginevra. Non è la foto di una donna da sola, con lo sguardo determinato. Il testo dice “Difenderò quello che siamo stati (io e Giambruno, nda), difenderò la nostra amicizia, e difenderò, a ogni costo, una bambina di sette anni che ama la madre e ama il padre, come io non ho potuto amare il mio”.

Altri, sempre nei commenti, criticano la premier per aver annunciato la fine della sua relazione con un post pubblico, anziché mantenere privata una questione tanto personale. Sul piano tecnicamente comunicativo, in realtà, Meloni non aveva altra scelta. Dopo giorni di umiliazione pubblica, a seguito dei fuorionda di Striscia su Giambruno, guardati da milioni di persone, Giorgia Meloni aveva bisogno che la notizia della fine della sua relazione con il giornalista ricevesse la più ampia copertura mediatica (come effettivamente è stato). Solo così, raggiungendo tutti coloro che avevano visto gli imbarazzanti servizi sul compagno, ha potuto riprendersi la propria dignità.

In termini di consenso politico, questa storia non sposta una virgola per Fratelli d’Italia e il governo. Politicizzare la vicenda, da parte degli avversari, potrebbe invece minare il consenso di chi lo fa. La simpatia che sui social sta ricevendo il post di Meloni, pone la questione al di sopra dello schieramento politico di appartenenza. Soprattutto in un momento del genere per l’Italia e il mondo intero, con infinite occasioni di critica al governo, polemizzare sullo sgretolamento della famiglia Meloni-Giambruno sarebbe un errore comunicativo enorme, oltre che di cattivo gusto.

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