“I fuorionda di Giambruno e la separazione da Giorgia Meloni? È una vicenda schifosa e la mia solidarietà per Meloni è totale. Non si può fare questo massacro, sono veri e propri smottamenti di fango. Qui c’è un’aggravante: i fuorionda sono stati trasmessi da Mediaset di proprietà della famiglia Berlusconi, che è anche il principale creditore di Forza Italia. Vogliamo dire che è la famiglia di controllo di Forza Italia? È una rete di fatto collegata a un partito politico. Ed è doppiamente grave. Penso che sia davvero fetido tutto quello che è avvenuto ed è ancora più fetido perché c’è di mezzo una bambina di 7 anni”. È il duro commento pronunciato ai microfono de L’Italia s’è desta (Radio Cusano Campus) dal leader di Azione Carlo Calenda in merito alla vicenda riguardante Andrea Giambruno, i suoi imbarazzanti fuorionda trasmessi da Striscia la notizia e la conseguente fine della relazione con la presidente del Consiglio.

Calenda aggiunge: “Il comportamento di Giambruno non ha niente a che fare con Giorgia Meloni. Resto un fermo avversario della Meloni ma solidarizzo con lei perché questa cosa che è successa è un orrore. Non possiamo avere un ambiente politico e giornalistico o addirittura una democrazia che si fondano sulla melma. E questo colpisce tutti, non solo Meloni. Non so, io penso che siamo davvero diventati un paese di abbrutiti se siamo ridotti così”.

Inevitabile la menzione dell’addio a Italia Viva: “Il Terzo Polo è stato disintegrato da Matteo Renzi dopo che ha ottenuto di tornare in Parlamento, che era la cosa che gli interessava. E lo ha fatto in modo deliberato mettendo da parte Bonetti e Rosato che sono usciti da Italia Viva. È logica conseguenza che i gruppi si separino. Ma se alla Camera i deputati di Italia Viva hanno chiesto di formare un altro gruppo, al Senato invece, siccome c’è una questione di residui contabili che Italia Viva perderebbe – spiega – il partito non forma un gruppo diverso ma sta provando a cambiare nome. E questa cosa non va bene. Io sono assolutamente disponibile a sedermi a un tavolo e a chiudere questa storia negativa con Italia Viva, ma lo si deve fare in modo signorile, non facendo tutti questi trucchetti e giochetti per tenersi 300mila euro. Questo non è un modo decoroso di fare politica”.

E conclude: “La settimana prossima chiuderemo questa vicenda sperabilmente in modo decoroso, per quello che si può salvare del decoro, perché è stata un’avventura estremamente negativa. Sono consapevole di essere stato la salvezza di Renzi, ma poi credo che non sia stata una cosa positiva per lui, perché la storia recente – chiosa – mostra che le persone che pensano sempre di poter fregare gli altri finiscono per fregarsi da sole. Dopodiché questa storia ormai è alle mie spalle e non me ne frega niente. Non mi è mai interessato fare politica nel modo in cui la fa Renzi. Quindi, faccia la sua strada”-.

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