È terminato intorno alle 18:30 di oggi l’interrogatorio reso in procura a Torino da Sandro Tonali: il calciatore indagato nel caso scommesse è stato sentito per oltre due ore dalla pm Manuela Pedrotta, titolare dell’inchiesta. Il centrocampista ex Milan, ora al Newcastle, è arrivato in mattinata dall’Inghilterra e alle ore 16 circa è entrato a Palazzo di Giustizia. Proprio negli stessi minuti in cui è arrivata la notizia del patteggiamento tra la Procura Figc e Nicolò Fagioli (il 22enne bianconero sconterà 7 mesi di squalifica), Tonali sembra aver deciso di seguire la stessa strada del suo collega: collaborare con gli inquirenti, a Torino come a Roma (giustizia sportiva). Il calciatore 23enne ha lasciato il settimo piano del palazzo di giustizia intorno alle 18:30: per evitargli l’incontro con i giornalisti, Tonali è stato accompagnato verso l’uscita lungo le terrazze in cima all’edificio.

La convocazione di Tonali in procura segue di poche ore le parole del suo agente, Giuseppe Riso, che sembra confermare questa linea: “Ha capito che deve affrontare in maniera determinata il suo problema e ha già cominciato un percorso importante“. “Sandro sta giocando una partita più importante contro la ludopatia: ci ha abituati a grandi gare e sono sicuro che la vincerà”, ha aggiunto l’agente al convegno organizzato presso l’Ambasciata italiana a Londra. Intanto, Tonali potrebbe già tornare in campo nel prossimo fine settimana: “L’ho sentito ieri sera, si è allenato un’ora e mezza e mi ha detto che durante l’allenamento è stato bene“, ha concluso Riso.

Fagioli è stato il primo calciatore raggiunto dall’avviso di garanzia e l’unico fin qui ad autodenunciarsi alla giustizia sportiva. Gli altri due indagati, ad oggi, sono appunto Tonali e Nicolò Zaniolo. L’ex Roma, oggi in forza all’Aston Villa, tramite i suoi legali continua a sostenere di aver usato piattaforme illegali inconsapevolmente, ma di non aver mai scommesso sul calcio. Per la Procura di Torino, al momento, poco cambia: tutti e tre sono indagati per esercizio abusivo dell’attività di scommesse, un reato che prevede al massimo un’ammenda di 561 euro. Dal punto di vista della giustizia sportiva, invece, è un aspetto cruciale: se hanno scommesso sulle partite di calcio, Tonali e Zanioli saranno a loro volta squalificati. Diverso se dovessero emergere – al momento non se ne ha notizia – casi di scommesse su gare in cui i due calciatori erano direttamente coinvolti. In questo caso, l’accusa cambierebbe anche per la giustizia ordinaria.

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