Nessun aggiornamento fino a martedì sera” aveva promesso Corona nel pieno della questione scommesse, mentre Dillinger News, la sua nuova creatura, macinava clic sull’asse social-web, annunciando che i nuovi nomi di calciatori-scommettitori che il sito avrebbe dovuto tirar fuori sabato pomeriggio sarebbero stati divulgati nel corso di Avanti Popolo, il programma di Rai Tre condotto da Nunzia De Girolamo. Ma nomi Corona non ne fa, nulla di nuovo rispetto a quanto già noto. In tv Corona prima di tutto ci tiene a levarsi di dosso l’etichetta di “infame“: “Non lo sono, non sono passato dalla parte dei buoni, non collaboro con le forze dell’ordine: l’inchiesta sarebbe partita comunque”.

E al ct della nazionale Spalletti, che aveva difeso i suoi, travolti dallo scandalo quando le forze dell’ordine sono arrivate a Coverciano, parlando di sciacallaggio Corona risponde: “Prima Spalletti aveva parlato del prestigio della maglia dell’ Italia e poi scredita me, come se avessi bisogno di qualche ragazzino che non ha niente da fare e scommette per essere famoso. La Procura a Coverciano non è sciacallaggio, si dovrebbe vergognare”. Sui calciatori della nazionale coinvolti invece dice: “Sono calciatori che hanno confessato. Io avrei preso esordienti e li avrei fatto giocare al posto loro”.

Poi la De Girolamo stuzzica Corona con lo striscione della curva juventina che gli dà dell’uomo di m…: “Di quello che scrivono le curve mi importa poco. È comprovato che il primo agosto quando pubblico la notizia di Fagioli il centrocampista è stato escluso dal ritiro bianconero: sapevano tutto. Alcuni giorni dopo vanno alla Procura, ma Fagioli sono sei anni che gioca, le persone a cui deve soldi sono andate anche a Vinovo“. Poi viene diffuso in video Corona che “intervista” un presunto ex compagno di Fagioli alla Cremonese che ricorda il rapporto con l’ ex compagno, in auto, alle spalle e con felpone e voce camuffata a celarne l’ identità sottolineandone, ovviamente, la tendenza a “scommettere su tutto”.

Gli inviati del programma invece vanno a Piacenza, città di Fagioli, intervistano dirigenti ed ex allenatori, incontrando anche il papà del calciatore, che però non parla. E sul fronte procuratori anche Corona affonda: “Sapevano tutto anche loro, ma viene prima il business. Un vero uomo fermerebbe tutto invitando il ragazzo a curarsi, invece loro no”. C’è ovviamente anche la superfonte, lo zio dell’ex calciatore dell’ Inter di Mourinho che appare in video per raccontare delle presunte scommesse di Zaniolo attraverso il nipote che “prende il banco a Roma”, si indebita salvo poi finire picchiato senza denunciare l’aggressione (cosa che invece secondo la fonte farà il papà, a La Spezia). Poi il caso Zalewski: “La diffida che dice di aver fatto non mi arriverà mai – dice Corona – perché ho le prove che gioca”. Dovrebbe arrivare un audio, ma non arriva, i nomi annunciati neppure. Come dice la De Girolamo “Corona è più calmo”.

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