Il ministro Andrea Abodi si scaglia contro la Rai che ha deciso di ospitare Fabrizio Corona per parlare del caso scommesse. L’ex paparazzo questa sera ad “Avanti popolo“, la trasmissione condotta da Nunzia De Girolamo, ha promesso rivelazioni su altri calciatori che sarebbero coinvolti. Per ora la certezza è che gli indagati sono tre – Nicolò Fagioli, Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo – mentre sul quarto nome fatto da Corona, Nicola Zalewsky, sono arrivate finora solo smentite. “A me sembra paradossale che un personaggio del genere possa diventare un portavoce di istituzioni“, attacca Abodi, ospite a 24 Mattino di Radio 24, rispondendo alla domanda: “Crede che sia corretto che il servizio pubblico ospiti un personaggio come Corona?”.

Parole che potrebbe trasformare il caso, già sportivo e mediatico, anche in politico. Un ministro che attacca la scelta della televisione pubblica e di una trasmissione nata proprio dopo la rivoluzione del palinsesto voluta dal governo Meloni. Abodi solleva una questione chiara: “Non capisco come possa essere nata una cosa del genere, il segreto istruttorio va preservato, questo caso è clamoroso, siamo andati oltre”. Il ministro poi chiarisce un altro concetto: “Bisogna fare in modo che esca quello che deve uscire, che non ci sia omertà e si affronti il problema di petto. Bisogna fare in modo che si capisca il danno procurato, non solo in termini di reputazione del singolo calciatore, del club o della Lega ma anche verso lo stato d’animo dei tifosi che provano dispiacere, tradimento, amarezza. È questo il dato più grave“.

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