“I miei zii abitano a Ferrara e di certo non si occupano di scommesse. Uno di loro ha un allevamento di vongole, ma con lui non parlo da anni”. Con poche e semplice parole l’ex calciatore Davide Santon mette a tacere una delle tante dicerie intorno al caso scommesse. Per ora l’unica certezza è che ci sono tre indagati – Nicolò Fagioli, Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo – mentre sul web (e non solo) circola di tutto, anche per via della suspense che Fabrizio Corona ha creato intorno a questa vicenda. Proprio l’ex paparazzo in una intervista al Corriere della Sera aveva descritto così la sua fonte: “È lo zio di un ex calciatore dell’Inter di Mourinho, amico intimo di Mario Balotelli”. E ancora: “Lo zio racconta che suo nipote si era trasferito a Roma e poi ha aperto una bisca”. L’identikit tracciato da Corona portava inevitabilmente al nome di Santon, che alla Roma ha chiuso la sua carriera un anno fa. Lui stesso, dopo essere stato minacciato e definito “infame” sui social, ha deciso di smentire tutto e fare chiarezza in un’intervista a Repubblica: “Non so nulla di queste scommesse. È una cosa che mi fa schifo”. Il quotidiano La Verità invece traccia un altro scenario: la fonte di Corona sarebbe lo zio di Antonio Esposito, che ha giocato nella primavera dell’Inter ai tempi di Mourinho, venendo inserito in lista Champions senza mai scendere in campo. Secondo La Verità, è amico di Zaniolo e avrebbe ceduto alla famiglia del centrocampista dell’Aston Villa una casa da circa 200mila euro.

Santon stesso ammette che la descrizione fatta da Corona faceva pensare al suo nome: “È chiaro che i tifosi pensano a me. Ma io non c’entro niente. Non so nulla di chat e di scommesse. Ho letto che lui parla di un calciatore che si sarebbe aperto una bisca di scommesse illegali. Ma io gioco a padel, a breve aprirò un centro dalle mie parti, tra Comacchio e Ravenna”. Ancora più improbabile, spiega l’ex terzino di Inter, Newcastle, Cesena e Roma, che un suo zio possa aver parlato con Corona: “”Ma quando mai, i miei zii abitano a Ferrara e di certo non si occupano di scommesse. Uno di loro ha un allevamento di vongole, ma con lui non parlo da anni. Figuriamoci se i miei zii conoscono Corona”. Lo stesso Santon dice di non conoscerlo e sottolinea anche di non essere più un “amico intimo” di Balotelli: “Non ci sentiamo da 7 o 8 anni. Forse anche dieci. Siamo stati amici ma non ci frequentiamo più”.

Se Santon ha fatto chiarezza per quel che lo riguardava, sulla talpa che avrebbe riferito a Corona dettagli dell’inchiesta sulle scommesse dei calciatori aumentano i misteri. Infatti, durante il podcast Cerbero un uomo si è presentato in video e ha dichiarato di essere la fonte dell’ex paparazzo, ammettendo di essersi inventato tutto su Nicola Zalewski, terzino della Roma tirato in mezzo da Corona tra gli scommettitori ma per il momento non indagato. “L’informazione è fasulla, non ho nessuna prova, parlo completamente a vanvera. Cosa speravo? Mi aveva detto che ci saremmo visti a Roma e avremmo parlato del compenso, 20mila euro“, ha raccontato la presunta fonte di Corona.

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