“Quando c’è la possibilità di costruire un progetto serio noi siamo i primi, ma non ci parlate di campo largo come una formula giornalistica, le formule giornalistiche non ci interessano”. Il leader del M5S Giuseppe Conte intervenuto a Napoli in occasione del Firma day a favore del salario minimo risponde a chi gli chiede del campo largo nel centrosinistra. “Noi vogliamo allargare il campo, ma non buttando dentro gente che poi si ritrova insieme come un cartello elettorale. Io vengo da Foggia – spiega Conte – dove abbiamo costruito un progetto politico coinvolgendo altre forze, quando c’è la possibilità di condividere un progetto serio noi ci siamo”. Sulla raccolta firme per il salario minimo invece Conte parla di battaglia di civiltà. “Il salario minimo è una battaglia di civiltà che questo Governo non vuole. È una misura necessaria – prosegue Conte – soprattutto in un momento storico come questo, con il caro prezzi, il caro benzina e il caro mutui, non è pensabile continuare sfruttare il lavoro povero. Ci sono milioni di italiani sottopagati – conclude Conte – e il Governo sta facendo una melina indegna. Con lo sfruttamento non c’è libertà né dignità”. Al termine dell’intervista l’ex premier scherza coi giornalisti invitandoli a firmare. “Anche tra di voi ci sono lavoratori sottopagati – dice rivolgendosi ai cronisti – venite a firmare e non ditelo ai vostri direttori”.

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