“Di boom ricordo quello degli anni Sessanta, altri non ne vedo”. Era l’8 maggio 2012 e Giorgio Napolitano, allora presidente della Repubblica, commentava così il risultato alle amministrative del giorno prima, dove il Movimento 5 stelle aveva raggiunto un risultato all’epoca sorprendente per una forza politica ancora giovane. E infatti i numeri di 5 Stelle furono considerati l’unica vera rivelazione di quella tornata. Parlando con i cronisti, Napolitano sembrò voler ridimensionare il successo. Parole, le sue, alle quali poi rispose Beppe Grillo: “L’anno prossimo si terranno le elezioni politiche e, subito dopo, sarà nominato il successore di Napolitano, che potrà godersi il meritato riposo”. Le cose andarono diversamente da come auspicato da Grillo, perché nel 2013 Napolitano fu rieletto al Quirinale diventando il primo presidente nella storia della Repubblica italiana a fare un secondo mandato. L’ex presidente della Repubblica è morto ieri, venerdì 22 settembre all’età di 98 anni.

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Ogni presidente è storia a sé. E quella di Giorgio Napolitano supera tutti

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Sondaggi, frenata del gradimento del governo. Fdi resta primo partito, il M5s guadagna il 2%

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