Il consenso del governo è in calo e la leggera emorragia di voti da parte di Fratelli d’Italia non viene compensata dagli altri partiti del centrodestra. A un anno dalle elezioni politiche del 25 settembre 2022, la luna di miele di Giorgia Meloni sembra iniziare a scricchiolare ma le divisioni all’interno delle opposizioni finiscono per neutralizzare il calo di gradimento delle forze di governo.

È questa l’analisi deli orientamenti di voto di Demos&Pi per Repubblica in un sondaggio che fotografa il consenso del governo e le intenzioni di voto degli italiani. Rispetto allo scorso giugno, segnala l’istituto, il trend dell’esecutivo è negativo e subentrano “elementi di incertezza” con un gradimento (ora al 46) inferiore al governo Conte II. E aumenta anche la quota di italiani convinti che il governo non durerà cinque anni.

Fratelli d’Italia perde lo 0,4% passando dal 29 al 28,6% e arretrano anche Lega e Forza Italia, in calo rispettivamente dello 0,2 e dell’1,2 assestandosi al 7,8 e al 6,6 per cento. La perdita di consenso dei meloniani quindi non sposta gli equilibri interni della coalizione che resta a forte tradizione Fdi né il quadro generale, visto che nel centrosinistra non c’è unità né un sostanziale recupero di preferenze. L’elettorato, sintetizza Demos&Pi, sembra quindi orientarsi verso il “non voto”.

Il Partito Democratico, infatti, è stimato al 20,4% (-0,2) e il Movimento Cinque Stelle recupera fino al 17,2 (+2) con Azione al 4% (+0,3). Calo al 2,4 per cento, invece, per Italia Viva, unico partito tra le opposizioni con un segno negativo, visto che anche Europa Verde-Sinistra Italiana guadagnano passando dal 3,3 al 3,6 per cento. Tra i leader di partito, Meloni perde 5 punti arretrando dal 54 al 49, mentre resta stabile Giuseppe Conte (38). Lieve calo anche per Elly Schlein (da 31 a 30) e forte arretramento per Matteo Salvini, crollato dal 37 al 32.

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