Pene più severe per chi guida in stato di ebrezza e per chi non presta soccorso anche per incidenti a bordo di imbarcazioni. Con 268 voti a favore e uno solo contrario la Camera dei deputati ha approvato in via definitiva la legge che introduce il reato di omicidio nautico e di lesioni personali nautiche. La nuova norma applica la stessa logica degli incidenti su strada a quelli navali, modificando in “Omicidio stradale e nautico” il nome dell’articolo 589 bis del codice penale che punisce con la reclusione da due a sette anni chi, violando le norme della navigazione, provoca con colpa la morte di un soggetto.
Il disegno di legge, già approvato dal Senato lo scorso febbraio, segue una serie di incidenti mortali che hanno visto coinvolti piloti di imbarcazioni sotto l’effetto di droga o alcol. Da ultimo quello in cui lo scorso giugno hanno perso la vita Umberto Garzarella e Greta Nedrotti, travolti mentre erano a bordo del loro gozzo sul Lago di Garda da un’imbarcazione condotta da due manager tedeschi ubriachi. In occasione della discussione definitiva della proposta di legge il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha ricevuto a Palazzo Montecitorio la mamma e i familiari di Garzarella. Ai familiari delle due vittime, presenti in Tribuna in fase di approvazione della norma, è stato rivolto un lungo applauso da parte dei deputati.
Soddisfazione bipartisan a Montecitorio, a partire dal senatore di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Affari costituzionali, Alberto Balboni, che ha voluto il disegno di legge. “Finalmente colmato un vuoto legislativo inaccettabile. Da oggi la pena sarà la stessa dell’omicidio stradale e questo avrà certamente un effetto deterrente per il contrasto alle violazioni delle regole di elementare prudenza anche in mare “, ha dichiarato. “Una imbarcazione, piccola o grande, di proprietà o a noleggio, può trasformarsi in un’arma letale, come ha dimostrato purtroppo la cronaca di questi mesi”, commenta invece sui social Paolo Emilio Russo, capogruppo di Forza Italia in Commissione Affari costituzionali alla Camera. Secondo il deputato del Movimento 5 Stelle, Antonino Iaria, quello approvato è un disegno di legge “che ha una forte impronta M5s” perché “si basa su quello unificato approvato nella scorsa legislatura con il nostro contributo decisivo”.
Salta l’aggravante per utilizzo dello smartphone proposta dal Partito Democratico, che per questo parla di “un testo ampiamente condiviso ma che si poteva migliorare ancora”. A tale proposito il deputato del Pd, Marco Lacarra ha dichiarato: “Non vogliamo che passi il messaggio che chi è alla guida di una barca può distrarsi guardando un telefonino o un tablet di quando in quando, mettendo al rischio le altrui vite, sia del proprio equipaggio che di altre barche in mare”.
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