L’odierna situazione economica è particolarmente complessa, a causa di carenza di competenze, pressioni dovute al rallentamento dell’economia globale e prezzi in aumento. In simili circostanze, le organizzazioni possono restare competitive solo ottimizzando i costi e offrendo ai clienti soluzioni migliori, una necessità che sta alimentando ulteriormente la crescente domanda di nuove tecnologie a sostegno di innovazione ed efficienza.

Tuttavia, a dispetto di questa crescita della domanda, i budget IT sono destinati a rimanere stabili o addirittura a diminuire nel 2023. In tempi migliori acquisteremmo la tecnologia e la implementeremmo per svolgere un compito specifico, lasciando inutilizzate altre sue potenzialità. Oggi dobbiamo invece massimizzare il valore della tecnologia già acquistata, sia in termini di potenza di calcolo che di consumo energetico. In altre parole, dobbiamo fare di più con meno.

Fare di più con meno

In che modo la tecnologia può assisterci? In che modo possiamo utilizzarla per essere più veloci e allineare la produzione all’aumento della domanda? Una risposta a queste importanti domande arriva dall’intelligenza artificiale (IA).

In questa fase, stiamo assistendo al passaggio dell’IA dalla teoria al suo impiego pratico. Basti pensare all’effetto rapido e trasformativo che una singola applicazione di IA, ChatGPT, ha avuto su organizzazioni e società negli ultimi mesi. È dappertutto. Stiamo assistendo a un’esplosione di creatività su scala globale guidata dall’intelligenza artificiale, nel campo dell’istruzione, del marketing, dell’arte, del giornalismo e persino in professioni legate alla legge e ai numeri. Questa è la nuova realtà prospettata dalla tecnologia: fare di più, meglio e più velocemente, con meno.

L’intelligenza artificiale, però, non riguarda esclusivamente la composizione di musica o la generazione di testo dal suono umano da usare per i chatbot. Riguarda anche l’automatizzazione dei processi, nell’IT e nelle organizzazioni. Automatizzando i processi, servizi come l’assistenza clienti possono essere offerti per tempi più lunghi, anche 24 ore su 24, 7 giorni su 7, a un costo minore. L’automazione, inoltre, fa sì che le persone si concentrino su attività di elevato valore, come lo sviluppo di nuovi servizi o la gestione dei problemi più complessi, producendo in sostanza di più. E nel corso del tempo, i modelli di intelligenza artificiale possono essere addestrati e perfezionati per lavorare a stretto contatto con le infrastrutture IT e le persone della tua organizzazione.

L’IA generativa al momento ha i riflettori addosso, ma è solo una piccola parte di ciò che l’IA può fare. Essa possiede infatti il potenziale per migliorare ogni aspetto della nostra vita, dall’occupazione e dalla finanza all’assistenza sanitaria e all’intrattenimento. Proprio per il suo potenziale così ampio, l’IA non dovrebbe essere limitata a poche organizzazioni con vaste risorse. Dovrebbe invece essere aperta, attraverso strumenti accessibili, in modo che più persone possano farne buon uso: dobbiamo democratizzare l’IA offrendo ai clienti scelta e flessibilità [dall’edge al cloud], dando accesso, visibilità, trasparenza e fiducia per l’intero ecosistema.

Massimizzare le competenze informatiche

La tecnologia aiuta ad affrontare anche la carenza di competenze. Ad esempio, Ansible, strumento basato sulla collaborazione open source, fornisce un modo semplice per automatizzare l’IT, che non richiede per forza la padronanza di un enorme insieme di competenze.

Gli sviluppatori traggono così vantaggio dal concetto di “ingegneria della piattaforma”. In virtù della natura in rapida evoluzione dell’IT, il carico cognitivo degli sviluppatori è elevato e questo può incidere sulla produttività. Le piattaforme di sviluppo sono in grado di contribuire alla risoluzione di questo problema. Si tratta di librerie di strumenti, frammenti di codice, linguaggi software e altre risorse utili che forniscono agli sviluppatori le conoscenze di cui hanno bisogno, quando ne hanno bisogno.

Queste librerie complesse devono tuttavia essere curate, cosa difficile data la velocità con cui si sviluppa l’IT. Ad esempio, senza un’adeguata manutenzione, un codice imperfetto potrebbe farsi strada negli ambienti di produzione, con conseguenza potenzialmente disastrose. La tecnologia aiuta a garantire che le piattaforme degli sviluppatori siano mantenute aggiornate, in modo che gli sviluppatori possano concentrarsi sulla qualità del loro codice, anziché dover studiare l’infrastruttura che lo supporta

La necessità di qualità nell’IT

Gli ambienti IT sono tutt’altro che stabili: l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. Basti pensare a interruzioni di corrente, guasti hardware e tempi di inattività causati da terze parti. Occuparsi di questi eventi manualmente, per poi spiegare ai colleghi cosa fare, è difficile e richiede parecchio tempo. Oggi è però possibile affidarne la gestione all’automazione guidata dagli eventi. Quando si verifica un evento, questo attiva una serie di risposte automatiche già testate e convalidate.

La comunicazione è un altro problema di qualità rilevante che può essere affrontato dalla tecnologia. Le applicazioni devono comunicare tra loro, con una sfida che il cloud ibrido ha reso ancora più complessa. Gli sviluppatori devono essere in grado di connettere app containerizzate e native del cloud, mantenendo allo stesso tempo i controlli di sicurezza e conformità. La tecnologia può essere impiegata per creare automaticamente connessioni tra applicazioni distribuite, cosa che gli sviluppatori, che generalmente non sono ingegneri di rete, potrebbero trovare difficile. Così facendo, gli sviluppatori possono concentrarsi sull’offrire valore aggiunto attraverso l’innovazione del software.

Il software open source sta diventando sempre più la norma, non soltanto per i suoi tradizionali vantaggi di costo, ma anche perché è nell’open source che ha luogo la maggior parte dell’innovazione IT. Con l’open source, gli sviluppatori hanno accesso al codice sorgente, che possono riutilizzare in modi nuovi, garantendo flessibilità e velocità di sviluppo. Alcune grandi aziende temono che l’open source non faccia al caso loro per i rischi legati alla qualità. È però generalmente vero il contrario: oltre ad essere innovativo, il software open source è solido e sicuro, perché i potenziali difetti e le vulnerabilità vengono identificati dall’impegno congiunto di molti sviluppatori.

Tuttavia, operando in un ambiente multi-cloud open source, le aziende devono fidarsi del panorama dell’infrastruttura. In questo scenario, la piattaforma perfetta dovrebbe essere standardizzata, ottimizzata, convalidata e sicura, nonché capace di offrire un’ampia varietà di design, dall’edge al cloud, così da permettere un’ininterrotta integrazione e implementazione.

L’importanza della sostenibilità

Quasi per definizione, gli impegni a favore dell’ESG implicano il fare di più con meno. E anche in questo caso la tecnologia può avere il suo ruolo. L’intelligenza artificiale può essere utilizzata per ottimizzare l’utilizzo dell’energia da parte dei sistemi IT, eliminando ad esempio i processi ad alta intensità energetica oppure ottimizzando i sistemi di raffreddamento dei data center. Non solo, l’intelligenza artificiale può anche ottimizzare la sostenibilità delle supply chain IT, identificando l’hardware più sostenibile in termini di produzione, distribuzione e funzionamento.

Anche l’infrastruttura IT svolge un ruolo nel raggiungimento di un’informatica sostenibile. Con un approccio appropriato, è possibile influire su quattro aree di interesse ambientale. Si può ottenere un utilizzo idrico netto positivo; il fabbisogno energetico può essere ridotto, con una percentuale più elevata di elettricità rinnovabile utilizzata in tutte le operazioni; le emissioni di gas possono essere limitate; e la quantità di rifiuti inviati alle discariche può essere notevolmente ridotta. Il software open source può anche contribuire alla sostenibilità. In parole povere, può liberare risorse utilizzabili per altre iniziative di sostenibilità. Poiché però è progettato per essere leggero e scalabile, il software open source è spesso più efficiente dal punto di vista energetico rispetto quello commerciale.

Un budget limitato non ferma la trasformazione

Anche quando i budget sono limitati, le organizzazioni non dovrebbero concentrarsi soltanto sul mantenimento delle attività. Bisognerebbe sempre ritagliarsi del tempo per pensare al futuro e a come i prodotti e i servizi dovrebbero evolversi. In altre parole, tempo da dedicare all’innovazione.

Fondamentalmente, l’innovazione consiste nell’aiutare le persone a trarre il massimo dalle loro capacità e conoscenze, concedendogli la libertà di pensare a nuovi modi di fare le cose e la sicurezza di provarli. Tecnologie come l’automazione e il software open source liberano gli sviluppatori, dando loro il potere di innovare più velocemente e la possibilità di concentrarsi sulle soluzioni future anziché sui problemi attuali.

Innovazione significa condividere idee e svilupparle insieme. Quando si collabora accadono cose incredibili. E la tecnologia, oggi più che mai, è alla base della collaborazione.

Per saperne di più su come la tua organizzazione può servirsi della tecnologia per accelerare il suo percorso di innovazione e trasformazione digitale, visita RedHat. E scopri di più sull’impegno di Intel per la sostenibilità qui.


QUESTO ARTICOLO È PRODOTTO DA BUSINESS REPORTER, CHE SI ASSUME LA RESPONSABILITÀ DEL CONTENUTO

Articolo Precedente

Un pioniere della rimozione di anidride carbonica basata sulla natura

next
Articolo Successivo

In che modo i dati aiutano gli approvvigionamenti ad acquisire visibilità e controllo sulla spesa

next