È stata sottoposta nella notte a un’operazione chirurgica per ridurre la commozione cerebrale causata dal ‘trauma cranico maggiore’ riportato durante l’incidente. Le condizioni della donna di 55 anni, travolta lunedì pomeriggio da un’auto a Milano mentre si trovava in bici, rimangono ancora molto gravi e la prognosi è riservata.

La 55enne, di origine peruviana, è stata investita in via Ascanio Sforza, lungo il Naviglio Pavese, da una vettura – una Toyota condotta da un uomo – che procedeva nella stessa sua direzione, che poi ne avrebbe trascinato il corpo per alcuni metri. Al momento non è ancora chiaro se sia stata tamponata o investita dopo essere caduta. Per cercare di chiarire la dinamica è a lavoro la Polizia Locale. Si tratta dell’ennesimo incidente che nel capoluogo lombardo vede coinvolta un persona in bici. Dall’inizio del 2023 sono già cinque gli incidenti mortali che hanno riguardato persone in bici. Procedeva nella stessa direzione del camion che l’ha tamponata e travolta anche Francesca Quaglia, uccisa il 29 agosto mentre era in sella alla sua bicicletta in viale Caldara a Milano. Ad appena 24 ore dalla tragedia in cui ha perso la vita la 28enne, una donna ucraina di 42 anni è finita in ospedale in codice rosso. A colpirla, mentre pedalava in corso XXII Marzo, un palo che si è piegato dopo essere stato centrato da un’auto che aveva perso il controllo.

Dopo i numerosi incidenti mortali che hanno coinvolto pedoni e persone in bici investiti da mezzi pesanti, un provvedimento della Giunta comunale ha stabilito che dal primo ottobre a Milano scatta l’obbligo (con alcune deroghe) per i mezzi pesanti di dotarsi dei sensori per la rilevazione dell’angolo cieco. Tra sit-in e manifestazioni di associazioni e cittadini, quello della sicurezza stradale a Milano per pedoni e persone in bici continua a essere un argomento molto caldo.

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