L’ordinanza di abbattimento era considerata debole e in effetti il Tar di Trento ha sospeso il provvedimento che determinava l’uccisione dell’orsa F36 firmata da presidente della Provincia, Maurizio Fugatti. Il tribunale amministrativo, in composizione monocratica, ha infatti accolto il ricorso presentato dai legali dell’associazione animalista Leal Odv lo scorso venerdì 9 settembre. Il giudice ha inoltre disposto la cattura dell’esemplare e la custodia presso il centro faunistico di Casteller, a Trento. Nel decreto del Tar si rileva come “l’unica cautela ragionevolmente praticabile, allo stato, è quella di consentire la cattura di F36 senza procedere al suo abbattimento ma provvedendo a rinchiudere l’animale nella struttura del Casteller”. Nel Centro del Casteller sono ospitati già M49 e JJ4.

Il giudice ha inoltre chiesto alla Provincia di Trento di depositare entro dieci giorni copia del parere dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) sull’esemplare e del rapporto tecnico “La popolazione degli orsi in Trentino: analisi demografica a supporto della valutazione delle possibili opzioni gestionali”. La trattazione dell’incidente cautelare in camera di consiglio è fissata per il prossimo 12 ottobre. L’orsa è stata identificata dalle analisi genetiche come la responsabile dell’aggressione avvenuta lo scorso 30 luglio in località Mandrel ai danni di due giovani e del falso attacco a una coppia di escursionisti registrato, il successivo 6 agosto, in località Dos del Gal, nel Comune di Sella Giudicarie.

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