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Can Yaman denunciato a Civita Castellana da una negoziante: “Mi ha aggredita perché tenevo la musica troppo alta, ho avuto paura”

L’attore turco si trova in questi giorni nel paesino in provincia di Viterbo per girare “Viola come il mare 2” con l’ex miss Italia Francesca Chillemi

di F. Q.

Uno scatto d’ira, poi l’aggressione e il calcio per liberarsi dalla stretta delle persone che cercavano di allontanarlo. È il racconto di una vera e propria escalation di violenza quello che si legge nella denuncia presentata da una commerciante di Civita Castellana nei confronti dell’attore turco Can Yaman. Aggravata, per di più, dai futili motivi. Tutto è avvenuto nella mattinata di giovedì 7 settembre nel centro storico della cittadina in provincia di Viterbo dove sono in corso le riprese dela seconda stagione della fiction di Canale 5 “Viola come il mare”, che lo vede protagonista assieme a Francesca Chillemi.

Secondo il racconto della commerciante – Barbara Nelli, titolare di un negozio di abbigliamento in piazza Matteotti – al Messaggero, “il mio negozio si trova proprio dove si svolgevano le riprese per questo da lunedì non ho potuto accogliere clienti, né ho avuto la possibilità di ricevere pacchi dai corrieri. Io mi sono lamentata della situazione svariate volte con l’amministrazione comunale e con la produzione. Ho anche chiesto un risarcimento economico del danno subito per i mancati introiti della settimana. Mi sono resa disponibile a mostrare gli incassi giornalieri perché non ho alcuna intenzione di approfittarne”.

Il giorno del “fattaccio”; giovedì scorso, prosegue Nelli, “sono entrata in negozio presto, alle 7 del mattino. Ho cominciato a fare le pulizie. Una volta dentro non potevo né uscire né ricevere clienti. Ero praticamente sequestrata. Così ho acceso la radio. Poco dopo sono entrate due persone per chiedermi di spegnere l’apparecchio. Mentre parlavo e spiegavo educatamente le mie ragioni, è arrivato come una furia Can Yaman, che mi ha aggredito verbalmente. Lo tenevano in quattro, ho avuto paura”. Yaman “è entrato nel negozio come una furia dicendomi di spegnere la musica”. A suo dire, infatti, il volume alto impediva agli attori di lavorare: “Hanno dovuto trattenerlo in quattro perché voleva avventarsi contro di me – continua Nelli – ha anche dato un calcio a una delle persone che tentavano di tenerlo fermo. Io mi sono spaventata moltissimo”. E ancora, la commerciante sottolinea come a quel punto Francesca Chillemi si sia avvicinata subito a lei: “Mi ha tranquillizzata, è stata molto carina. Mi ripeteva ‘fallo per me’”.

Nelli ha aggiunto che la produzione le ha poi offerto 600 euro, soldi che lei ha rifiutato: “Hanno cercato di tamponare l’aggressione con un risarcimento”, le parole del suo avvocato Giuseppe Romano citate da Repubblica. “Ma senza voler speculare sull’accaduto, bisogna ammettere che non tutto è stato organizzato per il meglio. Lasciare senza ristoro i commercianti per quattro giorni non è stato corretto. Così come non è stato corretto offrire il risarcimento solo dopo il fatto increscioso. Tra l’altro a fine serata la mia assistita ha anche scoperto che la serranda del negozio è stata danneggiata, forse con un calcio”, aggiunge il legale. Da parte sua, la produzione non ha voluto commentare quanto accaduto. Non si esclude che gli altri commercianti della piazza possano essere sentiti come testimoni dalle forze dell’ordine.

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