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La peggior turista in montagna è Giulia Bronzato: ecco cosa fa e perché è stata “premiata”

L’iniziativa, realizzata per sensibilizzare i turisti a prestare maggiore attenzione all’ambiente, ha dato l’opportunità ai viaggiatori indisciplinati di candidarsi come peggiori turisti al mondo

di Luca Guarneri

Un contest sorprendente quello che “Green of Dolomites” ha deciso di organizzare questa estate. Stiamo parlando di Recharge Nature, una vera sfida dove (strano ma vero) vince il peggiore. L’iniziativa, realizzata per sensibilizzare i turisti a prestare maggiore attenzione all’ambiente, ha dato l’opportunità ai viaggiatori indisciplinati di candidarsi come peggiori turisti al mondo. Ad aver “vinto” questa edizione è Giulia Bronzato, 36 anni, laureata in giurisprudenza e originaria di Garda. Lei ha così superato gli oltre 900 sfidanti con le sue cattive abitudini nei confronti dell’ambiente. Al Corriere Della Sera la turista ha confessato di prediligere gli spostamenti in auto rispetto a mezzi sostenibili. Non solo: ama passare ore sotto la doccia senza pentirsi in alcun modo dello spropositato utilizzo di acqua potabile, utilizza molta plastica, segue poco la raccolta differenziata e preferisce gli aperitivi in riva al lago piuttosto che meditare.

Le qualità per la vittoria, quindi, non le mancano di certo. Per questo motivo il comune di Rocca Pietore ha deciso di premiare/punire (dipende dai punti di vista) la vincitrice del concorso. Giulia avrà l’opportunità di vivere una “vacanza estrema” per ricaricare la natura: cinque giorni nella natura selvaggia per compensare attraverso un’esperienza totalmente fuori dalla propria comfort zone l’impatto delle proprie azioni durante il viaggio. Gina soggiornerà così nel piccolo villaggio di Bramezza (che oggi ha un solo residente) in un alloggio tradizionale senza alcuna comodità, accessibile solo a piedi. Potrà contare solo su fonti energetiche reperibili in natura e totalmente sostenibili, coltiverà la terra e mangerà solo cibi a KM0.Avrà così modo di confrontarsi con la comunità locale anche dei paesi limitrofi potendo conoscere le fragilità di un territorio montano, le difficoltà e le esperienze di chi ci vive e nota quotidianamente i cambiamenti in atto, dal climate change al global warming. Esperti di sostenibilità, vita in natura, divulgatori, policy maker, service designer e ospiti speciali sono pronti ad accogliere Gina nelle meravigliose Dolomiti Bellunesi. Senza alcun aggiornamento social, ovviamente: telefono vietato.

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