La notte dei concept. Alla vigilia dell’apertura, almeno per gli organi di informazione dell’IAA di Monaco di Baviera, nel corso della Media Night del gruppo, il marchio Volkswagen ha esibito una nuova elettrica compatta, la ID. GTI, evoluzione sportiveggiante della ID. 2all esibita in marzo ad Amburgo, e la versione fisica dell’ologramma DarkRebel esibito da Cupra in aprile a Berlino.

La ID. GTI è la la seconda declinazione elettrica basata sull’architettura MEB Entry, secondo Thomas Schäfer, Ceo del marchio Volkswagen, la “perfetta combinazione fra piacere di guida e idoneità all’uso quotidiano”. “Con questa concept portiamo il Dna GTI inalteratamente sportivo, iconico, tecnicamente evoluto e accessibile nell’era della mobilità elettrica”, insiste il manager.Per vederla su strada gli appassionati dovranno tuttavia essere molto pazienti: il debutto non avverrà prima del 2027, ossia due anni dopo l’esordio della ID. 2all, il veicolo che prefigura il modello “accessibile” da circa 25.000 euro.

Il nuovo concept misura 4,10 di lunghezza (50 millimetri in più rispetto alla ID. 2all), 1,84 di larghezza, 1,5 di altezza con un passo di 2,6. Le proporzioni sono quelle di una Polo, mentre le linee richiamano quella di una Golf “spinta”. Fra i pochi dati tecnici resi noti c’è la capacità del bagagliaio, compresa fra 490 e 1.330 litri. Circa motorizzazioni e autonomia non esistono certezze, anche perché con l’accelerazione dell’elettrificazione nei prossimi 4 anni le cose potrebbero cambiare in maniera radicale.

Oltre che esteticamente, la versione di serie del concept dovrà emozionare anche al volante: il carattere sportivo della Gran Turismo a zero emissioni (cerchi in lega a otto razze da 20” e pneumatici Performance) verrà garantito dalla possibilità di selezionare diverse impostazioni per esaltare l’esperienza GTI mediante una apposita manopola inserita nella consolle centrale.

Assieme al glorioso spoiler posteriore al tetto, il paraurti è fra gli elementi distintivi: ispirato al mondo delle competizioni, presenta uno splitter frontale nero che si fonde nella presa d’aria con la classica struttura a nido d’ape delle GTI. Le luci diurne a Led sono verticali, mentre la tipica tinta rossa è ripresa nella cornice della calandra e nella scritta, oltre che nella linea luminosa che caratterizza l’anteriore. Quale omaggio alla storia del nome, Volkswagen ha deciso anche di proporre diverse opzioni per personalizzare il cruscotto, che può essere anche in configurazione vintage, ma sempre da 10,9”.

Il numero uno del gruppo, Oliver Blume, assicura che il colosso sarà una “design driven company”, un’azienda guidata dal design (non a caso nel corso dell’evento vengono esibite anche altre auto, incluso il prototipo della Skoda a 7 posti, la Vision 7S Study già proposta un anno fa).

Lo dimostra anche la versione fisica della Cupra DarkRebel, una esaltante due posti elettrica frutto della fantasia di 270.000 appassionati nel marchio che hanno sfruttato il cosiddetto hyper configurator per realizzarla. I designer hanno poi definito una vettura da 4,5 metri di lunghezza e 1,3 di altezza, anche se con le portiere aperte (verso l’alto), arriva a 2,2 metri.

È un’auto futuristica e futuribile: una provocazione estetica per dimostrare che le elettriche possono essere anche molto emozionali. Se andrà in produzione non è dato sapere, ma Wayne Griffiths, il capo di Cupra (e Seat), aveva già chiarito che i colleghi del centro stile che hanno avuto avuto mano libera devono essere eventualmente in grado di realizzare il sogno a quattro ruote. Del resto il manager britannico che vive in Spagna e che ha la cittadinanza tedesca ragiona su portare Cupra negli Stati Uniti o, almeno, in alcune delle città più importanti delle coste orientale e occidentale: una vettura del genere sembrerebbe appropriata. Anche perché il fascino della Cupra sportiva e “scolpita” con cerchi a 8 razze da 20” e pneumatici Perfomance è indubbio, soprattutto per via del cofano lungo, dell’abitacolo basso e della tinta con i riflessi cosmici.

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