Attualità

Vip che votano a destra, sempre più dichiarazioni di sostegno a Giorgia Meloni. E le porte dello showbiz (quasi sempre) si aprono

Dopo un anno di Palazzo Chigi, i sostenitori del Governo membri dello showbiz sono aumentati. Hanno trovato il coraggio che mancava, di cui parlava la premier? Bieco opportunismo? Solo un riconoscimento per il lavoro svolto? Sia chiaro, l'apprezzamento o un ragionamento non per forza critico, non corrisponde all'endorsment

di Giuseppe Candela

“È possibile che un partito stimato al 27% non abbia nemmeno un sostenitore nel mondo dello spettacolo? È perché dichiarare simpatie di destra gli impedirebbe di lavorare nel mondo dello spettacolo? È questa la democrazia?”, si era sfogata Giorgia Meloni a settembre 2022 in un comizio a Catania. Una provocazione sì, ma con una certezza di fondo: no, non era possibile allora e non lo è oggi che che Fratelli d’Italia non abbia proseliti nello showbiz. D’altronde un pugno di fan non si negano nemmeno all’usciere del Grande Fratello, figurarsi alla leader di Fratelli d’Italia. E così, già al tempo di quell’affermazione, Meloni aveva trovato estimatori nel mondo dello spettacolo, oltre al suo amico ventennale Pino Insegno, impegnato alla conduzione di eventi elettorali prima dei successivi incontri a Palazzo Chigi, ma anche Pierluigi Diaco con cui aveva condotto un programma in radio fino a Morgan che raccontava urbi et orbi la loro messaggistica (“Sto dando consigli per il programma elettorale”). Non solo: aveva entusiasmato Enrico Ruggeri (“Giorgia al governo? La vedrei bene”), Iva Zanicchi (“Faccio il tifo per lei”), ottenuto aperture dalla fu coscialunga della sinistra Alba Parietti (“Guardando alle prossime elezioni dico speriamo che sia femmina”) e dall’attore Giorgio Pasotti (“Accanimento barbaro contro Meloni”). Non era mancato l’endorsement di Beatrice Venezi e meriti erano stati riconosciuti da Valeria Marini, ora fidanzata con Gimmi Cangiano, deputato di Fratelli d’Italia.

Quasi un anno dopo la leader di Fratelli d’Italia siede a Palazzo Chigi e il clima è cambiato con una improvvisa riscoperta, quella della discrezione. La nuova Rai ha quasi raso al suolo Rai3, spinto a destra le altre reti e concesso opportunità, come accade di fatto a ogni cambio di governo, a volti vicini alla maggioranza. “A Giorgia mi lega un sentimento di profonda amicizia e affetto, come tutti i rapporti profondi non intendo parlarne pubblicamente“, ha dichiarato il mese scorso Pierluigi Diaco al Corriere della sera. Pino Insegno, ora conduttore di due programmi di punta in Rai, sceglie la strada del silenzio.

Ma i sostenitori vip di Giorgia Meloni sono aumentati. Hanno trovato il coraggio che mancava, di cui parlava la premier? Bieco opportunismo? Solo un riconoscimento per il lavoro svolto? Sia chiaro, l’apprezzamento o un ragionamento non per forza critico, non corrisponde all’endorsment. Non per forza c’è la volontà di schierarsi. Ma nelle ultime settimane, negli ultimi mesi, c’è chi ha scelto di mostrare in pubblico il proprio gradimento. “Giorgia Meloni è straordinaria, è veramente straordinaria”, ha dichiarato Albano al Giornale. “Fa quello che vuole, lo fa come vuole, sa quello che deve dire e sa come difendersi. Io le auguro un lungo governo e di riuscire ad annullare queste divisioni politiche: l’Italia è una e tutti dovremmo comportarci come i figli nei confronti di una mamma”, ha aggiunto il cantante di Cellino San Marco. Restando nel campo musicale, Povia, che sogna di tornare a Sanremo, ha rassicurato tutti: “Mi piacciano il governo Meloni e la nuova Rai”, ha spiegato a Libero. “Vorrei avere il becco, per accontentarmi delle briciole”, canta Povia. Briciole sì, ma anche un posto all’Ariston?

“Giorgia Meloni mi piace perché ha molta cazzimma. Le sue idee sui diritti Lgbtq+? Non sono aperte, ma se certe cose le vengono spiegate con pazienza e amore, può portarci ad alti livelli”, avevano fatto discutere le parole pronunciate da Arisa a “La Confessione“, il programma in onda su Nove condotto da Peter Gomez. La cantante, che lascerà “Amici” per sbarcare in Rai in giuria a “The Voice Kids“, aveva parlato del comportamento della premier sui diritti “come una mamma molto severa e molto spaventata”.

Elisa Isoardi, ex compagna del vicepremier Salvini, ha promosso il lavoro di Meloni: “Sono felice che ci sia una donna al comando del Paese, è una persona preparata, determinata, forte, spero porti belle novità per l’Italia”, ha spiegato a Gente. Il suo ritorno su Rai1, assicura, non è dovuto al nuovo vento di destra a viale Mazzini: “Sono ritornata in Rai con il governo precedente, che non mi sembrava di destra”. E la showgirl Rossella Brescia si sente rappresentata? “Diciamo che mi fa molto piacere che la premier sia una donna come Giorgia Meloni. La conosco bene, è un’amica da anni”, ha confidato a Il Messaggero. Brescia, va detto, ha rifiutato la conduzione del programma in onda alle 14 su Rai1, al posto di Serena Bortone, fascia poi affidata a Caterina Balivo, dopo il no di Lorella Cuccarini.

Non sarà un Grande amore ma la premier incassa i complimenti anche de Il Volo: “Avere una presidente del Consiglio donna ci rende orgogliosi, ci sono sempre più donne leader, il patriarcato si sta indebolendo”, ha dichiarato Piero Barone a Oggi. “La cosa brutta è stupirsene, dovrebbe essere normale”, ha aggiunto Ignazio Boschetto. Una promozione piena da parte di Barone: “E’ una donna che sta lavorando, portando risultati. Speriamo vada tutto a buon fine. Ci auguriamo che ci rappresenta, che è stato eletto dal popolo, faccia un buon lavoro”.

Nei giorni scorsi nel mirino era finita anche Sabrina Ferilli: “È un capo di un governo di destra, e quello è, quello fa. Io sto a sinistra e su tanti temi sono molto distante. Dicono: è preparata. Ma che fosse preparata lo sapevo anche prima. L’errore della sinistra sotto elezioni e stato quello di dire: non votatela perché è fascista, invece di proporre alternative. I sondaggi la danno ancora ben salda, evidentemente la gente è soddisfatta. Ma faccio anche la tara di chi sono io…”. L’attrice non è sembrata impegnata in complimenti ma vittima di titoloni acchiappaclic. Tornando alla domanda iniziale. “È possibile che un partito stimato al 27% non abbia nemmeno un sostenitore nel mondo dello spettacolo? È perché dichiarare simpatie di destra gli impedirebbe di lavorare nel mondo dello spettacolo? È questa la democrazia?”, si era chiesta Giorgia Meloni. I tempi sono cambiati. I sostenitori vip sono ormai numerosi e dichiararsi di destra non chiude le porte. Quasi le spalanca. Quasi.

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