Da diverse settimane, i Ceo di Twitter e Meta stanno alimentando l’interesse verso un duello che riesce facilmente a catturare l’attenzione di chiunque li sostenga o li critichi.

L’idea di risolvere le controversie attraverso un confronto fisico rappresenta un’evoluzione naturale di una fase storica, quella moderna, in cui i conflitti di ego vengono risolti principalmente sul ring o in gabbia, anziché attraverso il progressivamente superato potere dell’argomentazione verbale.

Questa traiettoria è stata inaugurata nel 2017 da Floyd Mayweather e Conor McGregor, che si sfidarono in un incontro di pugilato per stabilire in modo inequivocabile chi tra di loro fosse il migliore combattente sul pianeta terra. L’evento suscitò scalpore in quanto Mayweather, con un record di 49 vittorie su 49 incontri, rappresentava una leggenda nel mondo della boxe, mentre Conor McGregor era una stella emergente nella UFC, la principale organizzazione di arti marziali miste.

L’incursione di McGregor nel mondo del pugilato generò un notevole interesse e profitti per centinaia di milioni di dollari, aprendo la strada all’idea di collisioni tra mondi diversi all’interno dell’ambito nobile della boxe.

L’aspetto economico e l’attenzione mediatica hanno attratto nuovi protagonisti nel mondo del pugilato. Nel 2018 furono Logan Paul e KSI, noti creatori di contenuti di YouTube rispettivamente negli Stati Uniti e nel Regno Unito, a sfidarsi sul ring. Non solo l’incontro portò a un secondo confronto per stabilire chi fosse il migliore tra i due, ma Logan Paul e KSI fondarono anche un brand di successo, Prime, che oggi compete con i migliori energy drink del mercato. Combattimento, attenzione, business.

Questa apertura del vaso di Pandora ha trasformato la nobile arte della boxe in qualcosa di meno nobile. Altri creatori su TikTok e YouTube hanno iniziato ad allenarsi più o meno seriamente per competere tra loro e dimostrare chi fosse il più forte secondo il pubblico online.

Il momento culminante di questa tendenza è stato rappresentato da Jake Paul, fratello di Logan, che ha intrapreso un serio percorso di addestramento pugilistico e ha sconfitto ex lottatori UFC come Ben Askren, Tyron Woodley, Anderson Silva e Nate Diaz, battendoli.

Pensare che Elon Musk e Mark Zuckerberg stiano scherzando sarebbe un errore. La vera ingenuità consiste nel credere che due figure di spicco nell’arena pubblica necessitino di ulteriore visibilità per rimanere rilevanti. È probabile che i loro uffici stampa cerchino di evitare l’esposizione, dati i rischi che le loro aziende corrono ogni volta che si esprimono su questioni delicate, irritando potenzialmente gli investitori.

Elon Musk e Mark Zuckerberg hanno completato un percorso imprenditoriale e compreso che, nella società moderna, solo un ritorno alle origini ancestrali dell’uomo può risvegliare in loro il desiderio di affrontarsi pubblicamente, mettersi alla prova e sentirsi vivi.

Io lavoro nel campo digitale e pratico arti marziali miste: ho affrontato entrambe le discipline su questo blog nel corso degli anni. È evidente come lo spirito dei tempi stia stimolando anche le grandi menti imprenditoriali a risolvere le dispute attraverso il confronto fisico.

Questo tipo di violenza è ovviamente controllato, poiché si svolge all’interno di regole stabilite, come quelle della boxe o delle arti marziali miste, piuttosto che secondo la legge della giungla. Tuttavia, permane un richiamo animalesco alla lotta, come parte dell’istinto di sopravvivenza.

Un consiglio è di seguire una figura chiave in questa situazione, chiamato Lex Fridman. Pur essendo un ricercatore scientifico, Lex è anche un esperto di jiu-jitsu brasiliano e, attraverso il suo podcast “Lex Fridman”, ha sviluppato amicizie nel mondo tecnologico, compresi Elon Musk e Mark Zuckerberg. Entrambi si allenano regolarmente con Lex e attingono alla sua rete di esperti professionisti delle arti marziali per migliorare le loro abilità di combattimento in piedi e a terra.

La decisione di Dana White, presidente della UFC e figura centrale in questa possibile sfida, di coinvolgere il ministro della cultura italiano per considerare lo svolgimento dell’incontro al Colosseo rappresenta un dettaglio interessante, anche se forse più pittoresco che rilevante. Tuttavia, va preso sul serio.

Questo è il corso che sta prendendo il mondo. L’attrazione per la violenza e il brivido del combattimento sono sempre stati presenti. Spettacoli di questo tipo catturano la nostra immaginazione. Se questa tendenza prosegue, potremmo addirittura vedere capi di stato sfidarsi in duelli di boxe o arti marziali miste per risolvere questioni geopolitiche.

Ormai non osserviamo più leoni che combattono contro uomini nelle arene solo perché la morale ce lo vieta. Tuttavia, se fossero disponibili trasmissioni a pagamento di questo tipo, qualcuno potrebbe persino comprarle. Elon Musk e Mark Zuckerberg stanno cercando di colmare un vuoto di sicurezza esistenziale dimostrando di essere uomini veri, mentre gli spettatori cercano un po’ di intrattenimento extra gustando birra e ali di pollo davanti a uno spettacolo di violenza controllata.

Questa è l’americanizzazione definitiva dell’intrattenimento, è la barbarizzazione finale del confronto che sembra farci scivolare un gradino indietro nella scala evolutiva. Proprio ora che pensavamo di essere diventati più illuminati grazie ai viaggi spaziali di Musk e ai social media di Zuckerberg, touché.

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