La Cina va all’attacco degli Stati Uniti, rinnovando le tensioni in atto negli ultimi mesi. L’ultimo terreno di scontro è il vertice in programma a Camp David tra Joe Biden, il premier giapponese Fumio Kishida e il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol. La triade Stati Uniti-Giappone-Corea del Sud irrita Pechino che parla di tentativo di mettere insieme “varie cricche esclusive”. Un tentativo “impopolare”, secondo la Cina, che rischia di “portare scontri di campo e blocchi militari nell’Asia-Pacifico”. La triade, aggiunge il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin, “susciterà inevitabilmente vigilanza e opposizione da parte dei Paesi della regione”.

I leader nelle previsioni potenzieranno le capacità di deterrenza contro la belligeranza della Corea del Nord e l’assertività militare della Cina, sempre più vicina alla Russia. Di fronte alla turbolenta situazione della sicurezza internazionale, “tutte le parti dovrebbero sostenere il concetto di sicurezza condivisa, aderire al vero multilateralismo e lavorare insieme per affrontare le varie sfide legate alla sicurezza” su scala globale, ha aggiunto Wang.

Nessun Paese, in base a questa impostazione, “dovrebbe cercare la propria sicurezza a scapito dei relativi interessi di altri Paesi e della pace e stabilità regionali. Chi sta creando conflitti ed esacerbando la tensione? La comunità internazionale ha la sua opinione”, ha continuato il portavoce, parlando nel briefing quotidiano. L’Asia-Pacifico, ha concluso, è un’area “di sviluppo pacifico e un focolaio di sviluppo cooperativo, e non dovrebbe mai diventare invece un’altra arena per la competizione geopolitica”.

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