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Barbara D’Urso si sfoga al Festival di Maratea: “Mi chiedevano di fare un certa televisione, io parlo alla comara Cozzolino. Le luci? Nei Tg sono più forti delle mie”

Fuori da "Pomeriggio 5" e, di fatto, in uscita da Mediaset la conduttrice, in attesa di una ricollocazione, è stata ospite al Festival Marateale, rassegna cinematografica che si tiene ogni anno a Maratea: “Pensano sia l'unica a fare un certo tipo di televisione. Ho fatto tante trasmissioni in cui c’erano cose buffe, cose divertenti, cose anche estreme a volte, ma sempre perché, sottolineo, mi venivano chieste"

di Giuseppe Candela

“Fino al 31 dicembre ho un contratto di esclusiva con Mediaset. Ora sono in vacanza, gli step prossimi sono tantissimi. Sono fortunata, mi vorrebbero in altri luoghi. Come canta Valerio Scanu in tutti i luoghi in tutti laghi”, rompe nuovamente il silenzio Barbara D’Urso. Fuori da “Pomeriggio 5” e, di fatto, in uscita da Mediaset. In attesa di una ricollocazione, è stata ospite al Festival Marateale, rassegna cinematografica che si tiene ogni anno a Maratea: “Pensano sia l’unica a fare un certo tipo di televisione. Ho fatto tante trasmissioni in cui c’erano cose buffe, cose divertenti, cose anche estreme a volte, ma sempre perché, sottolineo, mi venivano chieste. Non è che la mattina mi svegliavo e decidevo di fare un certo tipo di televisione, ma questa è un’altra storia”, ha esordito la conduttrice.

Io parlo alle famose casalinghe di Voghera, alla comara Cozzolino. Mi dispiace per chi non lo pensa, ma esistono. Anche io sono una comare”, ha aggiunto Carmelita, come la chiamano i suoi fan. Forse una freccatina diretta a Myrta Merlino, la giornalista che da settembre condurrà “Pomeriggio 5” nei giorni scorsi a “La Stampa” aveva dichiarato: “Farò cronaca popolare, credo che la casalinga di Voghera non esista più. Sono donne e madri come me e hanno le mie stessa curiosità e le mie stesse paure”. La conduttrice napoletana ha ricordato i suoi maestri, in primis Pippo Baudo, assicurando di aver ereditato la “sindrome del controllo” sul lavoro dove però si definisce “inclusiva” con i suoi collaboratori: “Dopo l’ultimo episodio ci sono giornalisti, inviati, redattori distrutti, in questo lavoro do tutto, con passione, soprattutto quando hai disposizione un euro per fare una trasmissione”. Un rapporto finito, non nel migliore dei modi, con Mediaset. Una storia professionale che era iniziata con Silvio Berlusconi, ai tempi impegnato solo come imprenditore ed editore: “Ho iniziato nel 1977 con la prima televisione libera di Berlusconi, era un mondo incredibile e lui è stato geniale in questo. Veniva tutte le sere alle riunioni. Essere con la gente e per la gente è il mio ruolo. E sarà il mio ruolo, non so dirvi dove, perché io sono la gente”. D’Urso ha poi provato a fare chiarezza, una volta per tutte, sulle sue luci che spesso le causano prese in giro: “Tutti dicono delle luci ma dal vivo mi dicono sei molto più bella. Ho scelto di non rifarmi e aiutarmi così, con le luci. Sono rimasta l’emblema delle luci ma se guardate la TV tutti, anche i telegiornali, hanno luci più intense delle mie”, ha concluso la conduttrice.

Barbara D’Urso si sfoga al Festival di Maratea: “Mi chiedevano di fare un certa televisione, io parlo alla comara Cozzolino. Le luci? Nei Tg sono più forti delle mie”
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